Sarà tra Donna Vekic e Anna Karolina Schmiedlova la seconda semifinale olimpica di Parigi 2024, assieme al match tra Iga Swiatek e Zheng Qinwen. Una partita poco prevedibile alla vigilia soprattutto per la presenza della slovacca, autentica sorpresa della parte bassa del tabellone.
Non aveva mai battuto più di tre top-50 in uno stesso torneo da Cincinnati 2015, l’anno migliore della carriera quando toccò il best ranking di numero 26 del mondo a 21 anni, e qui al Roland Garros in questa versione a cinque cerchi ha sconfitto: Katie Boulter (numero 34 del mondo) al primo turno, Beatriz Haddad Maia (numero 22) al secondo, Jasmine Paolini (numero 5) al terzo e oggi Barbora Krejcikova, numero 10 del mondo.
Le due recenti finaliste di Wimbledon sono crollate una dietro l’altra. Ieri la toscana oggi la ceca, con lei a prevalere ieri per il rotto della cuffia e oggi finendo per dominare la ceca 6-4 6-2. Già ieri Krejcikova aveva finito in grande affanno la partita contro Elina Svitolina, vinta 6-4 al terzo dopo anche una pausa medica per controllare la pressione a metà del terzo set nella giornata più afosa possibile, tornando poi in campo per il doppio (vinto) con Katerina Siniakova. Oggi, pur comunque con 30 gradi e 70% di umidità, Barbora non è riuscita a reggere perdendo il timing sulla palla e sbagliando tanto, permettendo a Schmiedlova di fare una nuova impresa. In tutta la carriera non ha mai raggiunto la semifinale in un torneo più alto, come livello, di un WTA 250 e ora ha la chance addirittura per ottenere una medaglia olimpica.
Contro di lei, in semifinale, una stoica Vekic che ha recuperato da 2-5 e servizio per Marta Kostyuk nel tie-break decisivo cancellando anche match point con un’ottima risposta di dritto per imporsi 6-4 2-6 7-6 e 10-8 il punteggio del palpitante gioco finale. Un’altalena di emozioni continua durata quasi 90 minuti soltanto nel terzo set con la croata che ha servito per chiudere sul 5-4 e l’ucraina, malgrado un servizio che non l’aiutava più, ha cercato in tutti i modi di fare il colpaccio che l’avrebbe portata a giocarsi una medaglia. Purtroppo per lei, la stanchezza e la tensione hanno avuto la meglio e la croata, meritatamente, si è presa uno dei quattro ticket rimasti.
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