Swiatek va per una medaglia: Collins si ritira in un match teso

Iga Swiatek arriva all’obbiettivo minimo che si era posta a inizio torneo: raggiungere la zona medaglia. La semifinale al torneo Olimpico le darà modo di avere due chance per salire sul podio, e ora troverà di fronte la numero 6 del seeding Zheng Qinwen che ha vinto la seconda partita consecutiva in oltre tre ore di gioco contro Angelique Kerber, battuta 6-7(4) 6-4 7-6(6). Anche la polacca ha avuto bisogno del terzo set, ma il punteggio dei primi due parziali è stato molto netto e per concludere Danielle Collins ha gettato la spugna sul punteggio di 6-1 2-6 4-1 e 30-15 per la numero 1 del mondo.

Una partita a due volti completamente opposti tra primo e secondo parziale prima di dar vita a un set decisivo fin troppo teso tra le due. La statunitense ha cominciato ben al di sotto dello standard di intensità della sua avversaria, che serviva abbastanza bene e non si faceva attaccare sulla seconda, sfruttava bene l’ampiezza del campo e col dritto teneva controllo del braccio di ferro. Il break concretizzato per il 3-0, poi raddoppiato sul 4-1, ha di fatto creato uno scenario perfetto per Iga che completava il primo parziale senza grandi apprensioni e, in fondo, questo è tutto quello che chiedeva.

I precedenti tra le due vedevano Swiatek avanti 6-1, un dato anche abbastanza curioso se si pensa allo stile di gioco di Danielle, come è capace di aggredire il servizio della polacca quando entra in funzione il timing giusto sulla palla e lei comincia a colpire piatto e potente, togliendo tempo e colpendo nei pressi delle righe. Le basta nulla, spesso. Non solo contro Iga, perché l’inizio di 2024 l’ha vista tenere un ritmo spesso ingestibile per tantissime. Swiatek stessa sudò 14 camice a Melbourne quando dovette recuperare da 1-4 e doppio break di ritardo nel set decisivo. Tante volte le basta un nulla per accendersi e anche oggi, alle prime risposte pesanti e profonde Collins ha cominciato uno show durato praticamente per l’intero secondo set. La polacca poteva spesso solo guardare, o provare a tener duro, sbattuta a destra e a sinistra con colpi precisi e atteggiamento radicalmente opposto a quanto visto fino a qualche minuto prima. Quel 6-2 rifilato da Collins è un set giusto, netto, senza che la numero 1 avesse vere colpe sotto quell’enorme pressione. Aveva già vissuto questa fase e sapeva che doveva aspettare il momento giusto: un paio di punti “sporchi” vinti, o trovare qualche soluzione, un momento per riprendere il controllo dello scambio e toglierla da quella posizione dominante.

Così si sono aperte le porte del terzo set, e Collins lo ha cominciato riuscendo a gestire i tentativi di Swiatek di farsi pericolosa. Annullava una prima palla break con un grandissimo vincente di dritto, ma nel punto successivo colpiva col rovescio “alla figura” di Iga a rete colpendola con una pallata piuttosto potente nella zona del costato. Per una ventina di secondi circa Swiatek è rimasta inginocchiata a terra dolorante. Danielle ha varcato la rete, è andata a sincerarsi delle sue condizioni e si è scusata, ma paradossalmente è uscita peggio da quel momento perché il suo braccio girava in maniera diversa rispetto a poco prima. La polacca ha trovato due ottime risposte e alla nuova palla break ha fatto centro, vincendo un game successivo al servizio pesantissimo. Nel frattempo, la situazione stava diventando un po’ tesa. La pallata precedente sembrava passata, ma sono cominciati un paio di screzi tra le due con la statunitense poco contenta della richiesta di tempo della polacca tra un punto e l’altro e il pubblico lato-Swiatek che decideva di entrare in gioco.

Sul 2-0, Iga trovava la via per altre due palle break e otteneva il pesante 3-0 con Collins che a quel punto ha chiesto il fisioterapista uscendo dal campo per un lungo medical time out. Si è ripartiti e la numero 1 del mondo alla terza occasione allungava sul 4-0, l’avversaria muoveva il punteggio ma dopo il terzo punto diceva basta. Un po’ a sorpresa. E stringendo la mano a Swiatek le ha detto qualcosa che ha lasciato un po’ sorpresa la stessa Iga. Non si è capito cosa fosse, ma tutto lo sviluppo di quel parziale ha lasciato trapelare una buona dose di tensione in campo.

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