Jasmine Paolini irrompe nella top five del ranking WTA. E con pieno merito, dopo aver raggiunto a Wimbledon la seconda finale Slam consecutiva. La ventottenne toscana guadagna due posizioni, divenendo saldamente quinta.
Tra le italiane, meglio di lei, al momento, ha fatto solo Francesca Schiavone, che fu quarta a fine gennaio 2011. Paolini, che con il settimo gradino post-Roland Garros già aveva eguagliato il primato personale di Roberta Vinci, si mette ora alle spalle Flavia Pennetta, al massimo sesta nel settembre 2015, e appaia Sara Errani, quinta nel maggio 2013. E nella Race Jasmine è addirittura numero 3, dietro alle sole Swiatek e Rybakina, ma davanti a Sabalenka e Gauff…
Un anno fa, di questi tempi, la tennista nata a Castelnuovo di Garfagnana non figurava neanche tra le cinquanta (n. 52 il 17 luglio). Il 16 ottobre è giunto l’ingresso fra le trenta (n. 30), il 26 febbraio tra le venti (n. 14 dopo il titolo nel “1000” di Dubai), il 10 giugno in top ten (n. 7 dopo il match clou parigino). E, arrivati a questo punto, perché mai porsi dei limiti?
Non si pone limiti neanche la trionfatrice Barbora Krejcikova, che mette a segno un clamoroso + 22, risalendo in un colpo solo dal trentaduesimo al decimo posto. La ceca, numero 2 nel febbraio di due anni or sono e ancora top ten a inizio stagione, era scivolata in basso, ma il secondo centro in uno Slam, dopo quello colto nel Roland Garros 2021, la riporta in una zona della classifica più consona al suo valore.
Stabili le prime quattro, nell’élite mondiale scende di un gradino Jessica Pegula (sesta), ne guadagnano uno ciascuna Qinwen Zheng (settima) e Maria Sakkari (ottava), rientra Danielle Collins (nona; + 2), Il balzo di Krejcikova impedisce di fare altrettanto a Jelena Ostapenko (undicesima; + 3), giunta nei quarti.
Precipita la campionessa uscente Marketa Vondrousova, stavolta eliminata al debutto: da sesta che era, la ceca si ritrova appena diciottesima (- 12). Male anche Ons Jabeur (sedicesima; – 6), finalista delle scorse due edizioni.
Tra le venti migliora se stessa la statunitense Emma Navarro (15; + 2), approdata ai quarti. Poco oltre, risale la croata Donna Vekic (21; + 16), spintasi in semifinale.
Più in basso, brillano Lulu Sun (53; + 70), giunta nei quarti, Paula Badosa (65; + 28), negli ottavi, l’ex numero uno Caroline Wozniacki (76; + 15), al terzo turno, ed Emma Raducanu (94; + 41), anche lei al quarto round. In netto calo Lesia Tsurenko (90; – 31) e Belinda Bencic (144; – 52).
Tra le azzurre, alle spalle di Jasmine Paolini e di Elisabetta Cocciaretto (46; – 3), giungono soddisfazioni per Lucia Bronzetti (70; + 11) e Martina Trevisan (77; + 12), vincitrici rispettivamente dei “125” di Contrexeville e Bastad. Seguono Sara Errani (96; – 10) e Lucrezia Stefanini (159; – 9).
Nulla si muove nella top five del ranking ATP, sempre guidato da Jannik Sinner davanti a Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, protagonisti della finale di Church Road vinta dallo spagnolo.
Subito dietro, si fa largo Alex de Minaur: grazie al piazzamento nei quarti (in cui è stato costretto al forfait contro Djokovic), l’australiano guadagna tre posizioni, issandosi alla sesta, suo nuovo career high. De Minaur sorpassa Hubert Hurkacz, che resta settimo, Andrey Rublev (ottavo; – 2) e Casper Ruud (nono; – 1).
Per quanto concerne gli italiani, dietro a Sinner, che – come detto – si conferma in vetta, riluce Lorenzo Musetti, inatteso e graditissimo semifinalista ai Championships. Il toscano risale nove posti, divenendo sedicesimo e mettendo nel mirino il primato personale (quindicesimo) stabilito nel giugno dell’anno scorso.
Tra i cento figurano, inoltre, Luciano Darderi (35; + 2), Matteo Arnaldi (39; – 4), Flavio Cobolli (48; 0), Lorenzo Sonego (52; + 2), Luca Nardi (76; – 1), Fabio Fognini (80; + 14 con il terzo turno) e Matteo Berrettini (82; – 23).
Oltre il centesimo posto troviamo Stefano Napolitano (125; + 4), Francesco Passaro (126; + 6), Mattia Bellucci (145; + 3), Matteo Gigante (146; – 11), Andrea Pellegrino (153; + 5) e Giulio Zeppieri (173; – 20).
Per il resto, stabiliscono il proprio record Arthur Fils (28; + 6) e Giovanni Mpetshi Perricard (44; + 14), entrambi negli ottavi (il secondo da lucky loser), e risale imperiosamente l’ex top ten Roberto Bautista Agut (75; + 37), spintosi al medesimo turno.
In discesa Holger Rune (17; – 2), Nicolas Jarry (23; – 3), Roman Safiullin (67; – 23), Maximilian Marterer (108; – 23) e Christopher Eubanks (128; – 66).
I top ten del ranking ATP: 1 Jannik Sinner, 2 Novak Djokovic, 3 Carlos Alcaraz, 4 Alexander Zverev, 5 Daniil Medvedev, 6 Alex de Minaur (+ 3), 7 Hubert Hurkacz, 8 Andrey Rublev (- 2), 9 Casper Ruud (- 1), 10 Grigor Dimitrov.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Coco Gauff, 3 Aryna Sabalenka, 4 Elena Rybakina, 5 Jasmine Paolini (+ 2), 6 Jessica Pegula (- 1), 7 Qinwen Zheng (+ 1), 8 Maria Sakkari (+ 1), 9 Danielle Collins (+ 2), 10 Barbora Krejcikova (+ 22).
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