[1] I. Swiatek b. [3] C. Gauff 6-2 6-4
Quinta finale consecutiva per Iga Swiatek al Roland Garros, considerando anche quella raggiunta (e persa) in doppio nel 2021. Una striscia che da sola racconterebbe il valore della polacca sul Philippe Chatrier e in un torneo, e una città, a cui lei ha giurato amore fin dal primo anno in cui ha giocato da junior e che ritroverà, in altra veste, tra circa due mesi per i Giochi Olimpici. Sabato pomeriggio andrà a caccia del quarto titolo nelle ultime cinque edizioni, il terzo consecutivo, come solo Justine Henin e Monica Seles prima di lei dopo il netto 6-2 6-4 ai danni di Coco Gauff.
Diciamo “netto” perché in fondo la polacca ha subito preso vantaggio, ha salvato chance di controbreak sull’1-0 e 2-1, per poi dilagare verso la conquista del primo set. Ugualmente nel secondo, il momentaneo 1-3 è stato subito cancellato ritornando a giocare con tranquillità, infilando quattro game consecutivi e reggendo ai tentativi finali molto generosi della statunitense di riaprire la partita. L’undicesimo successo su 12 precedenti, tutti oltretutto ottenuti in due set, è la firma ulteriore di un confronto a tratti impari e dove Coco non ha forse nemmeno veri blocchi psicologici. È proprio una supremazia di Swiatek che ha grande facilità nell’evidenziare e far suoi i punti di forza dal lato destro, coi due dritti che messi a confronto sono una croce troppo pesante per la statunitense.
Il match in sé, per Iga, non ha seguito la facilità di esecuzione vista nelle partite precedenti ma è sembrata avere tutto sotto controllo. A Roma, nel loro ultimo confronto, la polacca non aveva tanto il controllo delle diagonali. Oggi si è visto qualcosa di simile, ma è durato tutto troppo poco. Iga ha trovato un break iniziale in fin dei conti preziosissimo per uno schiaffo al volo mal eseguito dall’avversaria e non poteva in fondo sperare meglio di così. Anche perché se qualcosa non funzionava da fondo poteva contare su un servizio che rispondeva spesso “presente” grazie all’ovvia traiettoria verso destra. Coco ha mostrato di crederci anche dopo l’ennesimo 6-2 rimediato e il fatto che quasi nella metà dei set persi in carriera contro Swiatek non aveva superato quel limite, ma purtroppo per lei anche oggi si è trovata a soffrire e a venire risucchiata. Subito dietro 0-30 al servizio non si è salvata e la polacca ha ripreso la sua marcia, non riuscendo nel quinto game consecutivo sul 5-3 per la voglia della statunitense di continuare a spingere e darsi speranza.
Sul 5-4, però, Swiatek è stata glaciale. Servendo praticamente sempre sul dritto si è portata 40-15 e alla seconda chance, la quarta complessiva, ha raccolto l’ultimo gratuito di dritto della sua avversaria esultando in maniera piuttosto evidente per i suoi standard pre-finale e per una partita contro un’avversaria battuta ormai così tante volte, a testimonianza che malgrado tutto queste partite hanno ancora un effetto su di lei che ora andrà a caccia di uno storico poker all’ombra della Torre Eiffel.
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