Roland Garros

Paolini dilaga sotto la pioggia: Andreescu ko, agli ottavi la sorpresa Avanesyan

Jasmine Paolini è agli ottavi di finale del Roland Garros, e forse la notizia più importante è che sia riuscita a finire la sua partita contro Bianca Andreescu malgrado condizioni davvero difficili in campo. Anche oggi, come ormai tutta la settimana fin qui, a Parigi sembra di stare in autunno inoltrato con pioggia, freddo, vento e umidità elevatissime, e a un certo punto c’era il rischio più che concreto di nuovi rinvii. La stessa azzurra, poco prima dell’inizio del set decisivo ha guardato Carlos Bernardes chiedendo se fosse la scelta giusta continuare con la pioggia incessante e i rischi che potevano prendersi lei e Andreescu. L’arbitro l’ha guardata e le ha detto: “Hanno controllato, è tutto ok”.

Paolini ha accettato la decisione malgrado non fosse per niente convinta, e ha giocato un terzo set praticamente perfetto chiudendo la partita 6-1 3-6 6-0 contro la campionessa dello US Open 2019. Gli ottavi di finale in questo Slam, dopo quelli in Australia, sono un passaggio che rende ancor più onore al 2024 in termini di continuità e adesso si ritroverà addirittura da favorita contro una delle sorprese del tabellone femminile: Elina Avanesyan, numero 70 del mondo, capace di battere in quasi tre ore Zheng Qinwen 3-6 6-3 7-6(6). Oltretutto, malgrado la classifica dica di una giocatrice comunque più indietro dell’azzurra, c’è anche la curiosa statistica che vede Avanesyan addirittura 5-0 in carriera contro le giocatrici tra le prime 15 del mondo. La classe 2001 aveva ottenuto, tra l’altro, gli ottavi di finale a Parigi anche un anno fa quando fu fermata solo da Karolina Muchova, poi finalista e quest anno ancora assente per i problemi al polso che l’hanno tormentata a fine 2023.

Paolini, che al secondo turno aveva recuperato una situazione parecchio scomoda contro Haley Baptiste, oggi è partita come un treno. Il primo set è stato impeccabile, dove il suo dritto riusciva a darle la meglio nello scambio e non subiva i cambi di traiettoria della canadese, scappando subito sul 4-0 e gestendo molto bene la seconda parte di set. Nel secondo Andreescu ha avuto ben altro spirito, un po’ come successo anche al turno precedente contro Anna Kalinskaya. Ha spinto meglio da fondo, retto molto bene quando l’azzurra colpiva e soprattutto sulle palle break da fronteggiare risultava sempre la migliore: un ace sul 2-2, addirittura un rientro da 15-40 sul 3-3 tenendo sempre in mano il gioco. Alcuni tocchi sotto rete ne mettevano in mostra il grande talento e soprattutto la caricavano e, purtroppo, Jasmine pagava pegno nel momento meno indicato. Il dritto l’ha abbandonata sul 3-4, ha perso la battuta e successivamente il parziale.

Sul campo stava ormai piovendo in maniera insistente, dopo una giornata con altre cinque ore di ritardo proprio causate dalla tanta acqua caduta, e lì Paolini è parsa voler provare a spingere per una nuova sospensione. L’arbitro non ha nemmeno controllato le righe, Andreescu nel frattempo si allacciava le scarpe e correva pronta a cominciare il set. Jasmine si è convinta, o ha accettato malvolentieri la decisione, ed è riuscita a mettere tutto da parte per un parziale splendido. Primo game tenuto rapidamente e poi break immediato confermato senza rischiare particolarmente. Sul 3-0, è tornata padrona del campo e Andreescu si è piano piano spenta, perdendo nuovamente la battuta e ritrovandosi così sotto addirittura 0-5. La canadese non è nemmeno riuscita a evitare il bagel, e con l’ultimo dritto vincente Jasmine segnava una gran vittoria. Ha provato a rimanere in campo quanto più possibile per autografi e foto con i presenti, ma con la pioggia che sembrava aumentare ancora di intensità ha cominciato a correre via, prima di rifugiarsi sotto l’ombrello di Eurosport per l’intervista in campo. L’importante, per lei, è stato finire così rapidamente perché la sua prossima avversaria le proporrà una partita piuttosto dura fisicamente.

Avanesyan sulla terra rossa si trova benissimo perché la interpreta come fosse una giocatrice di qualche decennio fa, con ottimi movimenti laterali e in profondità ma soprattutto alzando tanto la traiettoria rispetto alla rete. Non è un mistero come mai per due anni di fila sia giunta tra le migliori 16 qui, grazie a un gioco di grande sacrificio e molto anacronistico rispetto ai canoni odierni, riuscendo oggi a battere la favorita Zheng da un set e un break di svantaggio, approfittando anche della topica dell’arbitro che le ha dato un punto su un errore del giudice di sedia che ha dato buona una palla dove ha però cerchiato il segno sbagliato. La cinese la guardava esterrefatta, coprendosi il volto, ma non c’era nulla da fare. Questo l’ha segnata parecchio, perché dal 2-0 per lei ha perso sei dei successivi sette game. Nel set decisivo, dopo la grande pioggia, il campo era pesantissimo e non c’era più efficacia nel tennis di Qinwen che è entrata in balia degli scambi lunghi e difficili che Avanesyan invece adora. L’ultimo sussulto è stato quando dal 5-2 e servizio la cinese è risalita fino al 5-5, mostrando quale sia la vera differenza tra le due, ma quei valori si sono di nuovo annullati quando Elina ha trovato un gran passante di dritto che l’ha aiutata ad arrivare al tie-break, lì dove dal 5-5 si è involata fino alla vittoria.

Diego Barbiani

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