di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
04 Apr 2024 11:28 - Extra
Un marzo storico per l’Italia del tennis, numeri mai visti prima
di Marco Somma
E’appena terminato un mese di Marzo molto intenso (e positivo) per i tennisti azzurri impegnati in giro per il mondo: il nostro numero 1, Jannik Sinner, continua ad infrangere record su record conquistando, dopo un’ottima semifinale ad Indian Wells, il titolo di Miami e il numero 2 del mondo (la vetta sembra soltanto una questione di tempo).
Alle porte c’è la stagione sul rosso, dove Jannik difende pochissimo in confronto ai suoi principali avversari: l’anno scorso fu buona la transizione sulla terra dopo Miami, infatti conquistò una semifinale a Montecarlo, persa ingenuamente contro Rune.
Buoni risultati nel Sunshine Double anche per Musetti che, rinfrancato dalla nascita del piccolo Federico, conquista un ottimo ottavo di finale a Miami sconfiggendo, da sfavorito, prima Safiullin e poi Shelton.
Tournèe americana positiva per Arnaldi che però torna in Europa con qualche rimpianto: fa il suo dovere ad Indian Wells battendo Van Assche (neo allievo di Santopadre) e perdendo al terzo ad Alcaraz (l’unico a togliergli un set nel torneo, oltre Sinner).
A Miami raggiunge gli ottavi di finale vincendo tre match per nulla scontati in due set (Fils, Bublik, Shapovalov) ma ad un match dal derby contro Sinner perde un match fattibile contro Machac raccogliendo soltanto 6 game.
L’unico italiano insufficiente in questo breve tour è Sonego che continua il suo periodo negativo: vince ad Indian Wells contro quel che resta di Kecmanovic (altro giocatore in crisi profonda) ma perde fin troppo nettamente dal non irresistibile Norrie.
A Miami, dopo aver vinto il primo set 6-1, perde al terzo contro Evans, alla terza vittoria stagionale: sconfitta che gli fa prendere l’amara decisione di separarsi dallo storico coach Gipo Arbino che lo accompagnava nel tour da 18 anni.
Una scossa gli serviva, l’encefalogramma era piatto da troppo tempo: speriamo che arriverà l’inversione di trend tanto attesa.
Cobolli esce sconfitto al primo turno ad IW con Carballes Baena (ha dichiarato in seguito di aver giocato con la febbre) ma conquista una bella vittoria a Miami con Nishioka perdendo solo al terzo, dopo un’ottima prestazione, contro Norrie.
Dai “veterani” arrivano notizie confortanti: Berrettini è rientrato e ha raggiunto subito la finale nel challenger di Phoenix sconfitto da Borges mentre Fognini, grazie ai risultati nei challenger, questa settimana è rientrato in top 100.
Ma la copertina in questo mese, Sinner a parte, se la è guadagnata Luca Nardi da Pesaro che, ad Indian Wells, dopo aver sconfitto il primo top 50 in carriera (Zhang), sconfigge addirittura il numero 1 al mondo Djokovic: match giocato con personalità da vendere da parte del classe 2003, che non ha tremato dopo aver perso il secondo set anzi ha chiuso addirittura con un ace in faccia al suo più quotato avversario.
La prova di maturità però l’ha data la settimana scorsa nel challenger di Napoli, vinto in finale al terzo su Herbert: non è mai facile, dopo un exploit di quelle dimensioni, ricatapultarsi nell’inferno dei challenger e vincere come se non fosse successo niente pochi giorni prima.