Osaka confusa su Errani, Pegula e Gauff verso un cambio. Medvedev parla di Simon

La numero 1 del mondo Iga Swiatek si è presentata ai microfoni raccontando le ultime giornate di vacanza tra Malibu e a bordo piscina nel resort di Indian Wells dopo le tante partite giocate nei tornei in Medio Oriente: “Mi piacciono molto i tornei di Doha e Dubai, perché l’atmosfera è molto calma, non ci sono molte cose che accadono intorno ai tornei, mentre qui ci sono parecchi impegni con gli sponsor da soddisfare”. Ci sarà una programmazione diversa in questo 2024, considerando la presenza delle Olimpiadi a metà estate: “Il mio team vorrebbe che io giocassi meno tornei, concentrandomi su quelli più importanti. Sto ancora considerando questa opzione, ma al momento preferisco giocare tutti i tornei che mi sento di giocare e che mi piacciono. Soprattutto durante un anno olimpico vedremo se effettuare questo tipo di scelta, e anche se voglio giocare bene alle Olimpiadi non voglio mettermi troppa pressione addosso quindi vedremo in futuro quale sarà la scelta più adatta”.

Jessica Pegula, fresca di separazione dallo storcio coach David Witt, ha raccontato di questo nuovo inizio come un passaggio dettato più dall’età, dalla ricerca di nuova spinta e dalle sue prospettive. In questi termini, si è chiesto se è logico pensare che tutte le partite tra singolare e doppio possano essere ripetibili: “Sicuramente continuerò a giocare singolo e doppio fino ai Giochi, anche se dopo probabilmente mi concentrerò di più sul singolare. Mi sono resa conto di aver giocato tante partite l’anno scorso, e quest’anno cercherò di proteggermi maggiormente verso la fine della stagione. E poi io e Coco ci siamo trovate a parlare di questa scalata: è avvenuta in maniera abbastanza improvvisa, perché abbiamo cominciato a vincere e ci siamo dette di andare avanti, ma non ce lo aspettavamo. E adesso credo sia il caso di pensare più a dare le priorità”.

Particolare invece la risposta che ha dato Naomi Osaka alla domanda su cosa ricordasse di Sara Errani, perché nell’unico confronto (del 2016) la giapponese si impose 6-1 6-3 ma invece l’ex numero 1 del mondo ne ha parlato con tutt’altro tono: “Credo di aver sognato quel match, mi ha battuto facilmente. Sono contenta di incontrare una grande campionessa, una combattente, che ha raggiunto risultati importanti nei tornei dello Slam come la finale dello US Open (quando in realtà era il Roland Garros, nda), non vedo l’ora di scendere in campo”.

Aryna Sabalenka ha soprattutto scherzato su come i due trofei dell’Australian Open siano ormai uno accanto all’altra a casa: “Mia mamma li chiama ‘i due gemelli’, perché sono due trofei identici che sono uno di fianco all’altro. Ha detto che ne vorrebbe anche qualcuno di forma diversa, e che dovrei darmi da fare per vincere qualche altro Slam… grazie mamma, davvero un compito semplice da portare a termine”.

Daniil Medvedev invece si è concentrato su come mai abbia deciso per unire Gilles Simon, ex numero 6 del mondo ATP, al suo team: “Stavo cercando qualcuno che potesse sostituire Gilles [Cervara], in modo da non costringerlo sempre a viaggiare con me, e poi mi sono detto che probabilmente poteva valer la pena di trovare qualcuno che potesse aggiungere qualcosa al team. L’accordo con Gilles [Simon] prevede circa 14 settimane di collaborazione, senza una durata predeterminata. È una persona davvero preparata: ogni volta che sbaglio un colpo riesce sempre a trovare un motivo che spiega il perché il colpo non è finito in campo ma è uscito”.

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