Swiatek ha 9 vite, Collins perde un match incredibile

[1] I. Swiatek b. D. Collins 6-4 3-6 6-4

Si era tanto parlato di quanto questo match rappresentasse uno scoglio enorme per Iga Swiatek, soprattutto dopo un primo turno poco brillante contro Sofia Kenin, che a un certo punto vedere Danielle Collins rispondere vincente in maniera quasi sistematica a ogni servizio della polacca era quel genere di scenario che ci si era figurati nella mente.

Per la numero 1 del mondo, sono questi i momenti che soffre maggiormente. Un’avversaria capace di giocare un tennis asfissiante in aggressione, da lasciarla senza respiro e senza lucidità, che le spezza la sicurezza e la porta in un vortice dove Iga cerca soprattutto di mettere la palla in campo quasi bloccata in un’unica traiettoria, sempre più spesso leggibile. Per lunghi tratti, dopo aver perso il primo set, Collins ha demolito la solidità dell’avversaria lasciando andare vincenti in rapida successione. La si è vista diverse volte attraversare questi momenti: in Australia, anche solo nel 2022, fu messa duramente alla prova tra ottavi e quarti di finale contro Sorana Cirstea e Kaia Kanepi, prima che proprio Collins la distruggesse in semifinale; Aljona Ostapenko ha fatto vedere molto bene questi momenti nelle varie occasioni in cui si sono affrontate. Loro, giocatrici così ispirate, hanno questa capacità di renderla oltremodo vulnerabile in una maniera che nemmeno Aryna Sabalenka, o anche Elena Rybakina malgrado i tanti successi, sono riuscite a fare.

Eppure oggi è stato diverso, perché ha avuto un piede e tre quarti fuori dal torneo ma è riemersa da una fase di enorme difficoltà rimanendo calma, a tratti forse un po’ dimessa, ma riuscendo a recuperare una partita incredibile, assurda, disperata quando si è trovata sotto 1-4 e doppio break di ritardo nel set decisivo. Un 6-4 3-6 6-4 che la tiene vive nel torneo e la porta al terzo turno contro Linda Noskova, anche lei grande colpitrice ma in teoria con qualche livello ancora sotto rispetto alle prime due giocatrici affrontate.

Un miracolo, o una miracolata, questo potete sceglierlo voi. Collins ha sentito tantissimo la tensione già sul 5-1 e servizio nel secondo set quando il braccio tremava pur con un vantaggio così ampio e con quattro doppi falli solo in quel game teneva in vita una Swiatek che era immersa nei suoi pensieri più cupi e che non trovava a sua volta la prima di servizio, riuscendo dopo un lungo game ad andare sul 3-5 ma giocando malissimo in risposta. Tutto il bel lavoro fatto da Iga tra la fine del primo set e l’inizio del secondo si era dissipato nel giro di un paio di game, quando sul 6-4 1-0 e servizio tornava a subire le pesanti risposte della statunitense che trovava la parità, cancellava una nuova palla break con un bell’ace esterno e passava avanti. Da lì, in maniera sempre più veemente, Collins prendeva il comando del campo ed entrava in una fase dove quasi non riusciva a sbagliare.

Swiatek aveva perso l’inerzia che l’aveva portata a prendersi un importantissimo primo set, dove era partita in maniera un po’ troppo aggressiva e aveva regalato il break del 3-1 all’avversaria ma con una risposta migliore si era subito ripresa. Sul 3-3 15-15, in un amen, da che c’era il sole è venuto giù il diluvio e hanno dovuto azionare il tetto, fattore che portava ancor più favore a Collins, trovatasi però a perdere il servizio sul 4-4 senza particolari colpe malgrado fosse stata avanti 40-15: semplicemente, la polacca da quel momento non solo non ha più sbagliato una palla ma già dalla risposta portava tutto a suo favore. Pur tentennando un po’ con la prima di servizio, Iga si era presa il set e nel primo game del secondo ha giocato forse il tennis migliore in risposta per strappare subito la battuta. Da quando poi il match si è ribaltato come un calzino, non riusciva più a scambiare, sbagliava tanto anche perché era bloccata con la testa al suo servizio e a come cercare di non essere sistematicamente impallinata. Non erano sempre servizi comodi da attaccare, ma sempre più spesso Collins semplicemente lasciava andare il braccio e impattava che era una meraviglia da vedere.

Nel terzo Swiatek ha provato a cambiare passo, ma sull’1-0 mancava una palla break e Collins grazie a tre ottime prime pareggiava i conti riportandosi subito all’arrembaggio e con quattro risposte perfette si prendeva un primo break di vantaggio. Iga era in campo e ormai le veniva da ridere amaramente, camminando da una parte all’altra col volto molto basso mentre al di là della rete Collins si caricava sempre più. Danielle allungava e sul 3-1 anche grazie a un nastro molto favorevole trovava la via del secondo break che sembrava mettere l’ipoteca sull’incontro. E invece ha solo chiuso un capitolo e quello successivo non lo avrebbe mai voluto vivere. A fine del secondo set ha avuto quel brutto passaggio e la tensione è riapparsa, in maniera se possibile crescente: controbreak immediato a zero della polacca che scivolava però subito sotto 0-40 con tre ottime risposte da una Collins ormai molto altalenante coi suoi colpi. Da lì, Iga si è salvata. Miracolo, buona sorte? Lei ha fatto tutto bene con un dritto vincente, un rovescio vincente, un’ottima seconda di servizio, una prima all’incrocio delle righe e poi un altro ottimo servizio per il 3-4. Dopo tanto, tornava a esultare in maniera molto vocale.

In quel cambio campo a Collins devono essere venuti in mente tanti pensieri. Non è riuscita lei a gestire il momento e sul 4-3 ha cominciato malissimo al servizio. Sul 15-30 Swiatek ha risposto molto bene col dritto e col colpo successivo si è portata 15-40. Sulla seconda chance, un brutto dritto della statunitense regalava l’incredibile 4-4, subito divenuto 5-4 grazie a un ottimo game al servizio della polacca, passata così a un solo game dalla vittoria. Il volto di Danielle, nel nuovo cambio campo, era pietrificato e di chi non sapeva spiegarsi come mai stesse reagendo così dopo aver mostrato tantissimo carattere nel corso della partita. Al servizio sul 4-5, ogni cosa è andata male: nel primo punto il nastro ha accomodato la palla per il passante vincente di Swiatek, e da lì è stata costantemente in apnea. Iga è andata 15-40 prima di giocare un pessimo primo match point, Collins è parsa risollevarsi con una gran prima di serivzio e un dritto vincente, ma la chance di 5-5 si è spenta sotto al nastro. Un rovescio steccato ha dato il terzo match point alla polacca che, al termine di un lunghissimo scambio vissuto tutto in difesa, si è catapultata sulla palla corta di Collins arpionandola e giocando vincente in lungolinea.

La Rod Laver Arena, dopo tre ore di lotta e ribaltamenti, era tutta ai piedi di Swiatek che, per onorare al meglio il proprio gatto Grappa, ha mostrato di avere nove vite. Per Collins, una sconfitta terribile considerato anche che nella conferenza stampa successiva ha annunciato che si ritirerà dal tennis nel corso di questa stagione.

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