Djokovic, il distruttore di sogni: il mancato biscotto torna indietro a Sinner

Si interrompe in finale la favola Sinner, sconfitto nettamente dal sempre più numero 1 Novak Djokovic che vince questo torneo per la settima volta allungando su Federer fermo a quota 6: 98esimo titolo per il giocatore serbo che continua, settimana dopo settimana, a riscrivere i record di questo sport.
Solo applausi per la splendida cavalcata di Jannik che purtroppo oggi nulla ha potuto (così come Alcaraz) contro il dominatore indiscusso degli ultimi anni.
L’equilibrio dura soltanto due game, con Djokovic che ottiene il break decisivo nel quarto gioco recuperando da 40-15: un grande pallonetto su un titubante serve and volley del numero 4 del mondo e tre errori di Jannik (su uno di questi la palla era buona ma Sinner non chiama il falco) consentono al numero 1 del mondo di allungare.
Il servizio del serbo quest’oggi è davvero impressionante, soltanto due punti concessi a Sinner in tutto il primo parziale: il problema per Jannik è che tutto il gioco dell’avversario gira alla perfezione e non c’è nessuna crepa da poter sfruttare per poter provare a fare match pari.
Le percentuali di Sinner al servizio non sono male, circa il 65% di prime in campo, ma Djokovic risponde a qualsiasi cosa e lo fa sempre con una certa profondità: Jannik prova a variare e a spingere ma Nole si difende benissimo e passa al contrattacco con una facilità disarmante.
Purtroppo nel secondo parziale la musica non cambia: Sinner va fuori giri, come capitato spesso ad Alcaraz ieri, e si ritrova subito sotto di un break in apertura di set.
Djokovic oggi è un cannibale,conquista tre chance per bissare il break e chiudere definitivamente la pratica ma Sinner si attacca al match con le unghie e con i denti riuscendo finalmente a sbloccare lo score.
Anzi, grazie anche alla spinta del pubblico e qualche regalo del serbo, conquista le prime palle break della finale: due prime vincenti per il numero 1 al mondo e game conquistato ai vantaggi.
Altro game fiume con il giocatore azzurro alla battuta che, dopo aver annullato due palle break col servizio, conquista il game alla settima occasione: Sinner non molla, getta il cuore oltre l’ostacolo e si issa sullo 0-30 sul servizio di Djokovic che però non trema e ai vantaggi allunga sul 5-3.
E’ l’ultimo sussulto di Jannik che subisce il terzo break del match, chiudendo mestamente con un doppio fallo: 6-3 6-3 lo score per Nole dopo un’ora e 43 minuti, punteggio che poteva essere anche più severo per il nostro numero 1. 
Settimana super positiva comunque per Sinner che, ancora una volta, ha dimostrato i suoi grandi progressi fatti nel 2023: chiude l’anno da numero 4 del mondo e dimostra ancora una volta di poter battere tutti (ad eccezione della versione robotica di Djokovic, ingiocabile per tutti ad oggi).
Nel 2024 sarà da considerare nel lotto dei favoriti in ogni torneo che lo vedrà ai nastri di partenza: il vero banco di prova per lui saranno i tornei del grande slam, dove vanta finora soltanto una semifinale, raggiunta quest’anno a Wimbledon.
Djokovic chiude per l’ottava volta (!!!) la stagione da numero 1 al mondo e settimana prossima sarà di nuovo in campo a Malaga per provare a vincere la sua seconda coppa Davis con la nazionale serba: ai quarti di finali affronterà la Gran Bretagna del suo coetaneo Andy Murray.
Anche Sinner settimana prossima sarà a Malaga con la nazionale italiana di Davis che ai quarti di finali affronterà l’Olanda (appuntamento giovedì dalle ore 10).
In caso di vittoria con il team orange, sfida alla vincente del match di sopra: ci sarà la terza sfida in due settimane al numero 1 al mondo?

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