Karolina Muchova ha messo le mani anche sull’ultimo quarto di finale Slam che le mancava. A riprova della spettacolare annata della tennista ceca, che partiva ai margini della top-150, c’è l’approdo tra le migliori otto dello US Open per la prima volta in carriera. Oggi la numero 10 del mondo si è imposta 6-3 5-7 6-1 contro Xinyu Wang, in una partita abbastanza caotica nel suo sviluppo per l’enorme serie di break, controbreak e game lottati.
Nella prima giornata davvero calda del torneo, con la temperatura tra i 33 e i 35 gradi, Muchova è parsa per lunghi tratti quella che pativa di più le nuove condizioni climatiche. Nel catino del Louis Armstrong gli unici sprazzi del match arrivavano perlopiù dalla sua racchetta, tra discese a rete coraggiose e attacchi controtempo, ma era tutto troppo altalenante. Le bastava poco per mostrarsi superiore all’avversaria: Wang è ancora abbastanza acerba per un’avversaria di questa qualità, troppo abituata a una palla sempre uguale da colpire e che Muchova facilmente “smascherava” con la sua abilità.
Nel primo parziale si era portata avanti 2-1 e servizio, ripresa ha riallungato subito fino al 5-2 portando l’avversaria a colpire male e scomposta. Non ha chiuso al primo tentativo ma sul 5-3 è arrivato un quarto break consecutivo in suo favore. Nel secondo parziale, il livello è crollato: Wang prendeva un primo break in un game di 12 minuti con diversi errori di Muchova nei punti chiave. Cominciava una serie di break e controbreak fino al punto del 4-2 della cinese che, anziché produrre un momento favorevole per lei apriva le porte a un nuovo parziale favorevole alla ceca fino al 5-4 e 0-40. Wang, salvatasi a un passo dal baratro, ha trovato il break con alcuni brutti errori della ceca sul 5-5 ma ha avuto bisogno del quinto set point in un turno di battuta dove era addirittura avanti 40-0.
Nel terzo parziale, a completare una partita davvero altalenante, Wang è progressivamente scomparsa dal campo mentre Muchova, bravissima a resettare la mente nella pausa tra secondo e terzo set, ha ricominciato a macinare gioco. Non c’erano i picchi delle partite precedenti, ma tanto bastava oggi a emergere vincente e pensare ora al prossimo turno dove troverà Sorana Cirstea. È una discreta sorpresa la vittoria della rumena contro Belinda Bencic, che era in una parte di tabellone d’oro per tornare molto avanti in un torneo dove ha raggiunto la semifinale nel 2019 e i quarti di finale nel 2021. Da dimenticare però la sua prestazione contro la numero 30 del seeding, impostasi 6-3 6-3 con un punteggio che poteva essere molto più netto avendo servito nel primo parziale sul 5-1 e nel secondo sul 5-2.
Tantissimi errori gratuiti per la svizzera, che ha sofferto fin dai primi punti le palle molto cariche di spin dell’avversaria che ha cercato di scombinare un po’ il classico piano gara e ha portato il dritto di Belinda a commettere tanti errori, come quello in lungolinea sul match point.
I precedenti tra Muchova e Cirstea dicono 3-1 per la ceca, che a New York ha vinto il match del 2020, nel terzo turno, imponendosi 6-2 3-6 7-6.
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