Roger Federer torna alla Laver Cup. No, nessun rientro per il quasi 42enne svizzero, vincitore di 20 slam ed ex numero uno del mondo. Federer infatti sarà a Vancouver a settembre per fare un’esibizione con i raccattapalle, mondo che lui ha frequentato d bambino e che lo riempie sempre di gioia.
Intanto ieri Federer ha lanciato un Q&A su Twitter per tornare in contatto con gli “orfani” che ha lasciato nel mondo del tennis, come racconta la Gazzetta dello Sport in un articolo firmato Federica Cocchi.
Gli chiedono aneddoti curiosi e lui non si sottrae: “Se vedete Luhti (il suo storico coach e amico, ndr) domandategli di quella volta in cui a New York perse il passaporto…”. E poi l’ultima volta in cui non è stato riconosciuto: “Eravamo al GP di Miami l’altra settimana, e mi si avvicina un ragazzo: ‘Signor Nadal, facciamo una foto?’ io gli ho spiegato che non ero Nadal e lui se n’è andato senza fare la foto…’. Un follower gli propone di fare una serie di podcast: “E cosa sono? E soprattutto: perché tutti sentono il bisogno di averne uno?”. Insomma, Re Roger al momento preferisce godersi la famiglia (“sciare tutti insieme per la prima volta è stato bellissimo”) e fare il papà-allenatore.
A proposito dell’amico ed ex rivale Nadal dice: “Mi mancherà non vederlo giocare a Parigi. Roland Garros+Nadal = imprese leggendarie” anche affrontarlo gli manca “così così…”. Ai sostenitori del maiorchino dice: “So che è dura non vederlo in campo, ma sono contento che stia dando del tempo al suo corpo per recuperare al meglio così da poterci regalare qualche altra magica impresa”. Ivan Ljubicic, prima collega poi coach, gli chiede: “Qual è il tuo coach croato senza capelli preferito?”e lui “Non so, devo prima consultare i libri di storia…”. L’account di Wimbledon vuole sapere qual è stata la sua vittoria preferita a Church Road: “Tutte”. Un super tifoso gli mostra un tatuaggio a tutto braccio e lui spalanca gli occhi.
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