Novak Djokovic vola ai quarti di finale degli Internazionali di Roma, i diciassettesimi in carriera. Il serbo, testa di serie n.1, ha battuto 6-3 6-4 il britannico Cameron Norrie in un’ora e mezza.
Momenti di tensione in campo, quando durante uno smash, con il serbo già girato, Norrie ha colpito il suo avversario, con il campo tutto aperto a disposizione, sulle gambe: il britannico ha chiesto scusa, con Nole che lo ha guardato quasi incredulo. I due a fine match comunque si son salutati senza troppi problemi ma in maniera piuttosto fredda.
Qualche problema di troppo per quello che sarà il futuro avversario a Roma di Djokovic, Holger Rune, testa di serie numero sette, che ha battuto l’australiano Popyrin in tre set (6-4 5-7 6-4).
E’ diventato un po’ “El clasico” di questa stagione nei master 1000 la sfida tra Medvedev e Zverev, due tra i quali non corre buon sangue, per usare un eufemismo.
Nei due precedenti giocati quest’anno, Zverev ha vinto il primo set ma si è sempre fatto ribaltare dal russo. Il copione varia ma non di molto visto che a spuntarla è sempre Medvedev ma stavolta in due set. Parte subito forte il russo, che ottiene il break nel primo game alla prima chance concessa dal tedesco.
Danil è impeccabile al servizio, concede le briciole in tutto il primo parziale e sembra davvero a suo agio quest’oggi (strano considerando il suo rapporto con questa superficie): Sasha non riesce a sfondare in nessun modo e nella maggior parte degli scambi è lui a decidere il punto, commettendo errori forzati e non, dovuti soprattutto dal ritmo elevato impresso allo scambio da parte del russo. Dopo 33 minuti, Medvedev chiude il set per 6-2 al servizio, nel primo game in cui il tedesco riesce a vincere qualche punto in risposta (trascinando ai vantaggi il russo).
L’inizio del secondo set segue la falsariga del primo: dominio del russo, il break è una questione di tempo e arriva nel settimo game alla 4°chance utile.
Sembra finita, ma Danil si distrae, subisce break da 40-15 e inizia a litigare col pubblico: Zverev tiene il servizio e si guadagna un set point sul 4-5 che il russo però annulla con un grande servizio.
Anche il tedesco annulla una palla break pesantissima sul 5-5 e così si giunge, giustamente al tie break: il russo alza di nuovo l’asticella e dimostra che attualmente è superiore al tedesco. 7-3 e dopo un’ora e 55 minuti ottiene il pass per i quarti di finale dove affronterà il sorprendente Hanfmann, proveniente dalle qualificazioni, che ha sconfitto a sorpresa in 3 set il suo carissimo amico Rublev.
Sembra fare sul serio anche sul rosso il buon Danil e la sensazione è che, anche se non completamente a suo agio su questa superficie, quest’anno a Parigi ci saranno da fare i conti anche con lui.
Esce di scena, in un’altra sorpresa del giorno, Andrey Rublev: il numero 6 al mondo è stato eliminato agli ottavi di finale dal qualificato tedesco Yannick Hanfmann (7-6 (5), 4-6, 6-3 il risultato). Non gioca affatto male, Hanfmann, e chissà quanto dovremmo ancora considerarlo una sorpresa. Intanto, quarti di finale e da lunedì sarà come minimo top 70: davvero niente male, per il buon Hanfmann, che ai quarti incontrerà Daniil Medvedev
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