WTA Indian Wells: Sabalenka, vittoria thriller contro Krejcikova. Gauff si salva, bene Sakkari

[2] A. Sabalenka b. [16] B. Krejcikova 6-3 2-6 6-4
[6] C. Gauff b. [Q] R. Peterson 6-3 1-6 6-4

Aggiorniamo il dato: 15 vittorie su 16 partite giocate in stagione. Soprattutto però, Aryna Sabalenka si è presa la rivincita contro Barbora Krejcikova, dopo la sconfitta nei quarti di finale del WTA 1000 di Dubai di qualche settimana fa. Una mini serie di incontri piuttosto avvincenti, dove la bielorussa è riuscita a evitare una nuova rimonta per opera della ceca che ha un po’ da mangiarsi le mani oggi per aver buttato alle ortiche l’inerzia all’inizio del terzo set.

6-3 2-6 6-4 il punteggio finale dell’ottavo di finale femminile più atteso della sessione diurna di questo Indian Wells, tra le vincitrici del primo Slam e del primo ‘1000’ stagionale. E di fatto, oggi, la campionessa dell’Australian Open ha avuto dominio territoriale soltanto per i primi 30 minuti quando era straripante dal punto di vista del gioco e dominante in risposta. L’immediato 5-1, con Krejcikova molto frastornata, sembrava la replica del 6-0 di Dubai. Poi in quel settimo game i primi fuori giri di Aryna, che dal 30-15 perdeva il campo e regalava uno dei due break di vantaggio. Krejcikova, risalendo con ottimi servizi dal 15-40, si dava un’altra chance in risposta, svanita quando sul 30-15 Sabalenka colpiva male il rovescio diretto in lungolinea e terminato invece in corridoio. Con altri due set point consecutivi, e il servizio a disposizione, Aryna è riuscita a trovare la chiusura con una prima potente ed esterna.

Da quel 5-1 30-0, però, la partita stava girando. La bielorussa non era a suo agio, con molti più errori del solito da fondo campo mentre Krejcikova stava piano piano salendo di livello, cominciando il secondo set con alcuni bei servizi e, soprattutto, facendo girare molto meglio dritto e rovescio per trovare angoli incrociati e piazzamenti che mettevano in evidenza tutte le difficoltà odierne di Sabalenka nell’incontrare una palla che si allontanava dal perimetro di gioco. La brillantezza e la spregiudicatezza di Aryna erano quasi svaniti, poteva forzare col servizio ma stava cominciando una fase per lei molto più nervosa e scomoda. Sul 2-1 Krejcikova, la ceca cominciava in risposta impattando un’ottima palla col rovescio e mettendola vicina all’incrocio in lungolinea, poi sul 15-30 cambiava lato scegliendo il dritto lungolinea per le prime palle break, sfruttando la prima grazie a un’altra risposta di rovescio profonda. L’allungo sul 4-1 segnava il definitivo cambio di rotta dell’incontro, con Barbora molto precisa e profonda e Aryna in affanno sempre più marcato e costretta a forzare, sotto 2-5, perdendo per la seconda volta nel set la battuta.

In questo momento tutto, o quasi, pendeva dalla parte di Krejcikova. Sabalenka non trovava più vincenti determinanti, i suoi allunghi laterali portavano spesso errori, il volto non era per nulla convinto, e in quelle fasi durante la sua carriera la si è vista spesso dover forzare rischiando troppe volte di andare fuori giri. La ceca, di fatto, tolti i primi 30 minuti era assoluta padrona del campo per tranquillità e precisione. Cominciava a servire per prima e tutto quello di cui aveva bisogno era continuare con quella serie, fattore che ha mostrato più volte di poter eseguire quando si sente bene in campo, per mettere sempre più pressione in risposta come di fatto stava facendo da almeno un’ora. Invece, all’improvviso, è lei a crollare. Sull’1-1 30-15 ha sbagliato un primo dritto in contropiede, un secondo sul 30-30. Due colpi finiti a metà corridoio. Sulla prima palla break concessa da metà primo set, è arrivato addirittura il doppio fallo.

Sabalenka non poteva chiedere di meglio. Quel break, arrivato dal nulla, è stato il miglior toccasana ed è tornata a forzare al servizio raccogliendo molti punti diretti e in generale si era tornati a scambiare sui suoi ritmi, piuttosto elevati, senza che Krejcikova riuscisse a spostarla o a piazzare le sue traiettorie geometriche. La ceca salvava un complicatissimo game al servizio sul 2-4, con cinque palle del doppio break cancellate, ma ormai era gara di rincorsa e l’unica vera chance derivava da un nuovo blackout della bielorussa: una prima crepa è giunta sul 4-3, quando dal 40-0 si è fatta recuperare fino al 40-40 per salvarsi spingendo il dritto in lungolinea e piazzando poi una nuova prima vincente e infine al servizio per il match sul 5-4, quando ha concesso la palla del controbreak trovando però il decimo ace della sua partita. L’undicesimo arriverà subito dopo, per il match point realizzato con un dritto comodo dopo un altro gran servizio.

Un solo game sbagliato, di fatto, è costato a Krejcikova la partita. Questa è la differenza reale tra le due, e quella testa di serie accanto a Barbora, ancora ferma al numero 16, sembra veramente falsa. Il torneo di Sabalenka andrà dunque avanti e nei quarti di finale ci sarà la neo-diciannovenne Coco Gauff, uscita vincente in maniera quasi miracolosa contro la qualificata Rebecca Peterson. 6-3 1-6 6-4 il punteggio finale, maturato tra mille peripezie per la beniamina del pubblico locale, che ha chiuso con un allungo difensivo sul suo rovescio per arpionare uno dei tanti dritti insidiosi della svedese e creare una parabola tanto incredibile quanto fortuita, rimbalzando sull’ultima estremità di riga e portando all’errore l’avversaria, incredula, che lasciava andare la racchetta a terra mentre dall’altro lato della rete Gauff sfogava tutta la propria gioia chiamando il pubblico ad alzare ancor di più i decibel.

Partita incredibile della giocatrice passata dalla qualificazioni, che avrebbe probabilmente meritato il successo trovatasi avanti 3-1 al terzo e che stava facendo tutto bene, anche tatticamente, pur avendo perso la battuta sul 4-3. Ha sentito il momento, il braccio al momento di chiudere non era più fluido, e quel dritto così incisivo con cui disegnava ottime traiettorie cariche di spin, pesanti, verso il dritto di Gauff mostrava ora qualche crepa di troppo. Sul 4-4 Rebecca ha comunque cominciato molto bene, almeno nell’andare sul 15-40, facendo sempre tanto male verso il dritto di Gauff e aprendosi il campo per chiudere. Di nuovo, però, qualcosa sulle palle break è mancato. Soprattutto sulla prima, quando aveva campo sul rovescio lungolinea e ha colpito una palla presa non benissimo dalla statunitense mandandola però a metà corridoio. Siamo arrivati, abbastanza a sorpresa, sul 5-4 Gauff e Peterson che dopo l’ottimo lavoro fatto doveva addirittura cercare di salvare la partita. Di nuovo, dal 30-0 sono arrivate le incertezze, prima della beffa finale sul match point che l’ha lasciata di sasso, racchetta a terra, mani sui fianchi. Era finita e Gauff era riemersa, in qualche modo. Ai quarti troverà Sabalenka, e lì non ci sarà molto margine di recupero.

Risultati

[1] I. Swiatek vs E. Raducanu
S. Cirstea vs [5] C. Garcia
M. Vondrousova vs K. Muchova
[10] E. Rybakina vs [Q] V. Gracheva
[7] M. Sakkari b. [17] Ka. Pliskova 6-4 5-7 6-3
[15] P. Kvitova vs [3] J. Pegula
[6] C. Gauff b. [Q] R. Peterson 6-3 1-6 6-4
[2] A. Sabalenka b. [16] B. Krejcikova 6-3 2-6 6-4

Dalla stessa categoria