Finisce in un nulla di fatto l’investigazione messa in piedi dall’ATP sul caso di Alexander Zverev, accusato nell’ottobre 2020 dall’ex compagna Olya Sharypova di violenze.
L’organizzazione del tennis maschile, che ha impiegato un anno per attivarsi malgrado le richieste di intervento già a fine 2020, ha dichiarato in un comunicato che dopo un’analisi effettuata da un’agenzia indipendente mancano sufficienti prove e testimonianze per prendere provvedimenti nei suoi confronti.
Finisce in un nulla di fatto anche l’enorme mole di materiale reso pubblico da Sharypova circa incidenti e molestie, evidentemente considerati non abbastanza da un’associazione che comunque si era promessa di implementare nel proprio regolamento la norma sul comportamento dei giocatori nell’estate 2021 aggiungendo un paragrafo riguardante violenza domestica o molestie ma che ancora oggi non ha mantenuto fede alla propria parola.
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