Follia Medvedev, perde la testa sul più bello: vince Tsitsipas al terzo!

S. Tsitsipas d. D. Medvedev 6-3 6-7 7-6

C’erano tutti gli ingredienti questa sera, al PalaAlpitour di Torino, perché la seconda partita di giornata del girone rosso potesse risultare divertente e combattuta.

La sfida, infatti, metteva di fronte i due sconfitti del primo turno già davanti al bivio dell’eliminazione. A questo certo elemento di adrenalina si aggiungeva il confronto di stili tra il tennis di stampo classico di Tsitsipas e quello molto più personale, ma altrettanto efficace, di Medvedev. Dulcis in fundo, i due non si amano per nulla e in passato hanno mostrato più volte momenti di tensione nelle loro sfide sul campo e anche fuori.

La partita non ha tradito le attese.

Nel primo set il greco partiva molto forte, con la chiara intenzione tattica di mescolare, nei turni di servizio, punti da fondo col serve&volley o smorzate, per sottrarsi alla trappola del ritmo infernale che il russo può imporre da fondo.

Medvedev, al contrario, cominciava come un gatto sornione e al primo turno di servizio si brekkava in pratica da solo, con tre errori di diritto (colpo con cui fa un po’ di fatica su questa superficie così veloce) e uno smash scellerato da fondo campo, colpito lungo.

Il break iniziale sarebbe risultato decisivo per il set. Il greco aveva un ottimo ritmo con la prima per tutto il parziale, e la suo buona forma di gamba unita a una buona ispirazione a rete favorivano la tenuta sempre abbastanza semplice dei turni di servizio.

Medvedev lentamente entrava in partita, trovando di più la palla con il diritto ed entrando in ritmo anch’egli con la prima di servizio.

Set decisamente piacevole, in cui Tsitsipas sembrava leggermente più spumeggiante nel gioco e che infatti portava a casa senza troppe difficoltà.

Medvedev però, non si è scomposto e all’inizio del secondo parziale è entrato definitivamente in partita. Il livello di gioco si è alzato, ma il punteggio, come spesso capita su queste superfici ha seguito i turni di servizio, data l’efficienza di entrambi con il colpo di inizio gioco.

Nono sono mancati scambi interessanti, ed entrambi hanno giocato per la ricerca del punto, aggredendo con una buona continuità la rete.

Si arrivava dunque al naturale tie-break, che è stato molto spettacolare e si è concluso 13-11 per il russo, dopo una serie di scambi emozionanti e tre match point salvati da Medvedev. Daniil, infatti, ha tirato fuori il meglio di sè quando ha avuto le spalle al muro, salvando il primo match point con uno smash da circo dal fondo del campo, in salto e controbalzo. Colpa di Tsitsipas, forse, aver sbagliato in larghezza un dritto lungo linea sul 5-4 e due servizi, dando l’ossigeno necessario all’avversario per tirare fuori il meglio e spuntarla al quarto set point, procurato dopo uno scambio durissimo da cui il greco provava a uscire con una palla corta finita in corridoio.

Nel terzo set Tsitsipas pagava fisicamente e forse ancor più nervosamente l’occasione persa e sul tre pari subiva il break grazie a una risposta vincente del russo, un dritto vincente e un suo dritto sbagliato. Dopo un’ora e cinquantasette minuti quindi Medvedev breakkava per la prima volta il greco e sembrava avviato a vincere agilmente il parziale e la sfida.
Quest’era di tennisti, però, è l’opposto di quelle che abbiamo chiuso ufficialmente con il ritiro di Federer e sul 5-4 e servizio il russo perdeva la testa e con molta fretta nel gioco, concedeva il contro break.

Si finiva quindi al tie-break, con Medvedev che andava subito sotto tre a zero e due mini break, mostrando grande confusione. Il greco, di contro, era nuovamente galvanizzato e con servizio e attacchi a rete, volava cinque a zero, con l’avversario ormai fuori dal campo. Arrivava il terzo mini break e sei match point. Tsisipas chiudeva al secondo, restando anche ancora in corsa per le Finals.

Medvedev ha lottato, ha giocato a tratti molto bene, ma la sindrome della finale dell’Australian Open, persa con Nadal a gennaio, non lo ha abbandonato neanche all’ultima chance di questo 2022.

Rublev-Tsitsipas sarà decisiva per decidere chi sarà il secondo semifinalista del girone rosso.

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