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WTA Seoul: Ostapenko torna in finale, Raducanu costretta al ritiro. La lettone sfiderà Alexandrova

Per la terza volta in stagione, miglior rendimento dal 2017, Aljona Ostapenko raggiunge la finale nel circuito maggiore.

Per la campionessa del Roland Garros 2017 si tratta del tredicesimo ultimo atto di un torneo, con cinque vittorie fin qui alternate a sette sconfitte. Uno dei successi è giunto a Seoul, sempre nel 2017, teatro in questa settimana di un cammino per lei abbastanza tortuoso ma dove ora è veramente vicina al traguardo.

Quando a febbraio vinceva il titolo a Dubai e raggiungeva la finale nella settimana successiva a Doha era arrivata a una sola vittoria dal rientrare in top-10 dopo circa quattro anni. Mancata quella chance, un infortunio al polso ne ha condizionato i mesi successivi fatti quasi solo di sconfitte, con l’unica parentesi un po’ positiva della finale persa a Eastbourne contro Petra Kvitova. Questa settimana sembrava iniziare nel peggiore dei modi, con due vittorie molto sudate al fotofinish, e anche oggi è stata chiamata a dover rimontare un set di ritardo contro Emma Raducanu. Si era rimessa in carreggiata, replicando al 6-4 della britannica con un 6-3 in proprio favore e, quando eravamo solo ai primi minuti del terzo set, per la campionessa dello US Open 2021 sono arrivati i problemi.

Ancora una volta un infortunio ha sbarrato la sua corsa, costringendola al ritiro sul 4-6 6-3 3-0 per la sua avversaria. La ragione ufficiale è un problema al gluteo sinistro, e si vedeva almeno negli ultimi punti essere molto limitata negli spostamenti, immobile sulla risposta vincente nemmeno angolata della sua avversaria sul break del 3-0. Un peccato, perché la partita fin lì aveva avuto un po’ tutto quello che ci si attendeva. La lettone dettava i tempi, creava, sbagliava, si esaltava e nel frattempo la britannica si faceva comunque apprezzare soprattutto dal lato del rovescio perché quella palla correva abbastanza da ricacciare indietro Ostapenko e trovare soluzioni piuttosto valide nei suoi angoli e geometrie. Una Raducanu efficace come non la si vedeva da qualche mese, che aveva raccolto buona fiducia dalle ultime uscite e che ricordava nello spirito quella vista nelle prime uscite sulla terra battuta tra aprile e maggio dove si vedeva non avesse esperienza ma aveva trovato buonissimo feeling già nello spareggio di Billie Jean King Cup a Praga e aveva portato avanti tutto a Stoccarda dove fece abbastanza sudare Iga Swiatek, salvo poi interrompere l’inerzia a Madrid anche a causa di un altro infortunio.

Sarà così Ostapenko, domenica, a giocarsi il titolo contro Ekaterina Alexandrova. La russa, nella prima semifinale odierna, si è imposta 6-2 6-4 contro Tatjana Maria e andrà a caccia anche lei del secondo titolo stagionale. Nel suo caso, il primo è arrivato all’esordio sull’erba a ‘s-Herogenbosch, battendo in finale Aryna Sabalenka.

Diego Barbiani

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