di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
di Marco Somma
Londra, ore 00:25: la carriera di Roger Federer è ufficialmente conclusa. E’ un drittone vincente di Sock a suggellare la vittoria del team World sul team Europa ma soprattutto a chiudere una carriera che ognuno di noi ricorderà come se fosse la propria, un viaggio bellissimo di cui nessuno avrebbe mai voluto vedere la fine.
Federer e Nadal, con il primo a servizio, hanno avuto match point sul 9-8 del tie break ma complice due seconde di servizio, hanno perso entrambi i punti con la battuta; ma alla fine, a chi interessava realmente il risultato di questo match? Tutto il pubblico presente alla O2 Arena e tutto il pubblico da casa ha vissuto, come spesso è capitato nella carriera del tennista elvetico, questo match come un culto religioso: noi tutti abbiamo sperato che non finisse mai, che uscisse qualcuno con il cartello “scherzi a parte” per tranquillizzarci e dirci che era tutto uno scherzo e che avremmo visto Roger di nuovo prepararsi per il tour australiano ad inizio 2023.
Federer, anche se in condizioni precarie, ci ha lasciato un ulteriore highlight in questo match (come se non ce ne fossero già abbastanza): ha tirato un dritto in corsa con la palla che è passata tra la rete e il paletto, in uno spazio piccolissimo. Cosa mai vista prima (infatti in campo nessuno sapeva se fosse una cosa regolare).
Finito il match, l’emozione è stata tantissima; piangevano tutti: Federer, i suoi genitori, Mirka, i gemelli e tanti dei giocatori presenti in campo in entrambi i team (Nadal piangeva come un bambino); Roger intervistato a bordo campo da Jim Courier non riusciva a dire tre parole consecutive.
Lo spagnolo, nella conferenza stampa post match, ha annunciato il suo ritiro dalla competizione: sembrava davvero affranto per il ritiro del suo amico-rivale di sempre.
“Il fatto che Roger lasci il tour significa che una parte di me se ne va con lui” e poi ha annunciato il ritiro dalla competizione visto che la settimana prossima dovrebbe diventare papà per la prima volta: “Sono molto orgoglioso di far parte in qualche modo della sua carriera, ma sono ancora più felice di terminare la nostra carriera come amici dopo tutto quello che abbiamo condiviso in campo come rivali”.
Questi momenti ognuno di noi li ricorderà per sempre, ognuno di noi ha sofferto e si è emozionato come un bambino ieri: ognuno di noi avrebbe voluto essere a bordo campo ad abbracciare Roger e dirgli di non essere triste, dirgli che ci ha trasmesso un mare di emozioni e dirgli GRAZIE, GRAZIE DI TUTTO!
Il tennis ripartirà, come è sempre ripartito dopo qualsiasi addio nel passato, ma lo farà lasciando dietro di noi un vuoto che nessun video su Youtube potrà colmare. “The show must go on” si dice in questi casi: le due squadre girano sul 2-2 dopo la prima, oggi saranno protagonisti il nostro Berrettini (in singolare contro Aliassime) e Djokovic (in singolare contro Tiafoe) che giocheranno in serata il doppio contro la coppia De Minaur-Sock.
Altro match di giornata sarà Norrie-Tiafoe.
Certo, fosse per noi, la Laver Cup si sarebbe conclusa ieri sera: ma così non è. Lo sport continua, il tennis continua nonostante Roger Federer da qualche ora sia un ex tennista.
Ma per tutti, amici, colleghi, rivali, tifosi, rimarrà per sempre un’icona del tennis e dello sport in generale: ha cambiato il modo di giocare, il modo di presentarsi al pubblico, il modo di vincere e il modo di perdere. Il tennis ha perso (almeno sul campo, visto che lui ci sarà sempre per questo sport) colui che l’ha reso main stream: nessun tennista è stato amato così tanto e probabilmente nessuno lo sarà mai.
Da oggi inizia l’era del post Federer…SPERAVAMO DE MORI’ PRIMA!