20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
16 Apr 2022 09:44 - Extra
BJK Cup, playoff: Repubblica Ceca e Spagna alle Finals, Rybakina regala la prima volta al Kazakistan
di Diego Barbiani
Repubblica Ceca – Regno Unito 3-2, Praga (terra rossa outdoor)
venerdì
[CZE] M. Vondrousova b. [GBR] H. Dart 6-1 6-0
[GBR] E. Raducanu b. [CZE] T. Martincova 7-5 7-5
sabato
[CZE] M. Vondrousova b. [GBR] E. Raducanu 6-1 6-1
[GBR] H. Dart b. [CZE] L. Fruhvirtova 6-0 5-7 6-2
[CZE] M. Vondrousova/K. Muchova b. [GBR] H. Dart/K. Swan 6-1 7-5
La Repubblica Ceca torna a disputare le Billie Jean King Cup, ma la Gran Bretagna alla fine esce a testa abbastanza alta da un confronto a Praga in cui potevano finire sportivamente con le ossa rotte e invece le ragazze di Anne Keothavong sono arrivate fino al doppio decisivo.
Ieri la bella vittoria di Emma Raducanu contro Tereza Martincova aveva dato l’1-1 quasi insperato, oggi nel quarto singolare Harriet Dart malgrado molta tensione contro Linda Fruhvirtova (avanti 6-0 3-0 e 40-0, poi 5-2 e servizio, poi 5-3 e due match point ha perso il secondo set) si è presa il punto del 2-2.
Poteva essere una sfida da 3-0 secco, perché Marketa Vondrousova sul rosso è veramente pericolosa e tatticamente inappuntabile, ma quel punto vinto da Raducanu ieri ha cambiato completamente il copione della serie rendendola abbastanza equilibrata fino alla fine. La differenza vera, come detto, l’ha fatta la finalista del Roland Garros 2019: 6-1 6-0 a Dart venerdì, 6-1 6-1 a Raducanu (con le vesciche) sabato e, in coppia con Karolina Muchova, 6-1 7-5 nel doppio decisivo ai danni di Dart e Katie Swan.
La Repubblica Ceca, come sempre, c’è. La Gran Bretagna può ancora sperare. Da questo fine settimana usciranno “solo” 11 delle 12 nazionali che si sfideranno a novembre nella fase conclusiva del torneo. L’ultima verrà chiamata con la wild-card assegnata dall’ITF. La federazione inglese, LTA, vuole proporsi come paese ospitante dell’evento e in caso venga scelta la Gran Bretagna si vedrebbe assegnare la wild-card.
Kazakhstan – Germania 3-1, Nur Sultan (terra rossa indoor)
venerdì
[KAZ] Y. Putintseva b. [GER] A. Kerber 3-6 6-3 6-2
[KAZ] E. Rybakina b. [GER] L. Siegemund 6-0 6-1
sabato
[KAZ] E. Rybakina b. [GER] A. Kerber 3-6 6-3 7-5
[KAZ] Y. Putintseva vs [GER] L. Siegemund non disputata
[GER] A. L. Friedsam/J. Niemeier b. [KAZ] A. Danilina/Z. Kulambayeva 6-2 3-6 10-6
Il Kazakistan non ha perso tempo e, nella prima partita odierna, ha completato la sua due-giorni storica. Per la prima volta la nazione dell’ex unione sovietica raggiunge il massimo livello della competizione a squadre femminile nel tennis, dopo aver partecipato a lungo tra le migliori nazioni nella Coppa Davis.
Il successo contro la Germania, abbastanza anticipato dopo la trionfale giornata di venerdì e il 2-0 con cui si erano chiuse le prime partite in favore delle ragazze dell’ex tennista WTA e ora capitan Yaroslava Shvedova, è stato finalizzato grazie al duello vinto da Elena Rybakina nella sfida tra numero 1 delle rispettive nazioni contro Angelique Kerber. Un duro 3-6 6-3 7-5 maturato sul filo di lana, dopo che per due volte Elena era stata avanti di un break nel set decisivo, non riuscendo però mai ad allungare. Sul 5-5 ha ritrovato il vantaggio ed è riuscita a chiudere pochi minuti più tardi.
Per la Germania si tratta di una bruciante sconfitta perché fa riemergere alcuni dei malumori di questi ultimi anni, quando la squadra femminile non è stata in grado di dar seguito alla sua epoca d’oro delle varie Kerber, Andrea Petkovic, Julia Goerges e, perché no, Sabine Lisicki e ancora oggi ha dovuto chiedere aiuto all’ex numero 1 del mondo per provare a venire a capo di una sfida che si presentava abbastanza equilibrata ed è finita invece nel peggiore dei modi. A novembre, per loro, bisognerà pensare a rimanere tra le squadre che nel 2023 giocheranno per accedere alle Finals.
Per il Kazakistan, invece, si proverà a pensare in grande.
Polonia – Romania 4-0, Radom (cemento indoor)
venerdì
[POL] M. Linette b. [ROU] I. C. Begu 6-1 4-6 6-2
[POL] I. Swiatek b. [ROU] M. Buzarnescu 6-1 6-0
sabato
[POL] I. Swiatek b. [ROU] A. Prisacariu 6-0 6-0
[POL] M. Linette vs [ROU] M. Buzarnescu non disputata
[POL] M. Frech/A. Rosolska b. [ROU] M. Buzarnescu/A. Mitu 5-7 6-3 10-5
Finisce in gloria il weekend della Polonia, che grazie all’apporto di Iga Swiatek vola alle Finals del prossimo novembre. Netto 4-0 a una Romania molto rimaneggiata e che nella giornata odierna ha dovuto “panchinare” anche Irina Camelia Begu, uscita non benissimo dalla giornata di ieri.
Ad aprire la giornata, e chiudere la serie, ci ha pensato la numero 1 del mondo con un netto 6-0 6-0 ai danni di Andreea Prisacariu. Dopo, invece, c’è stata gloria per Magdalena Frech e Alicja Rosolska che hanno battuto in doppio Mihaela Buzarnescu e Andreea Mitu.
Paesi Bassi – Spagna 0-4, ‘s-Hertogenbosch (terra rossa indoor)
venerdì
[SPA] N. Parrizas Diaz b. [NED] A. Rus 6-2 7-6(4)
[SPA] S. Sorribes Tormo b. [NED] L. Pattinama Kerkhove 6-1 6-4
sabato
[SPA] S. Sorribes Tormo b. [NED] A. Rus 6-0 6-4
[NED] L. Pattinama Kerkhove vs [SPA] N. Parrizas Diaz non disputata
[SPA] R. Masarova/A. Bolsova b. [NED] A. Hartono/D. Schuurs 4-6 7-6(7) 10-7
Solida prova della Spagna, pur senza Garbine Muguruza e Paula Badosa. Le iberiche si sono nettamente imposte in trasferta a ‘s-Hertogenbosch contro un’Olanda che senza Kiki Bertens è priva di punti di riferimento. Avevamo anticipato che molto difficilmente Rus, pur avendo avuto in passato qualche buon exploit con la maglia della nazionale, poteva fare miracoli e la sua sconfitta nel primo match della serie, ieri, contro Nuria Parrizas Diaz sapeva già di resa.
Secco 3-0 per le ragazze di Anabel Medina Garrigues, con Sara Sorribes Tormo che vince i due successivi punti, e la Spagna torna alle Billie Jean King Cup Finals. Con la squadra al completo, o anche solo con una tra Muguruza e Badosa, diventerebbero una delle favorite principali al successo.
USA – Ucraina 3-2, Asheville (cemento indoor)
venerdì
[USA] A. Riske b. [UKR] D. Yastremska 7-6(16) 7-5
[USA] J. Pegula b. [UKR] K. Zavatska 6-2 6-1
sabato
[UKR] D. Yastremska b. [USA] J. Pegula 6-3 6-4
[UKR] K. Zavatska b. [USA] A. Riske 6-3 6-4
[USA] A. Muhammad/J. Pegula b. [UKR] D. Yastremska/L. Kichenok 7-6(5) 6-3
Gli USA staccano il biglietto per le Billie Jean King Cup Finals. La giornata di sabato ha visto la squadra di Kathy Rinaldi andare sorprendentemente in sofferenza nei singolari, non riuscendo a chiudere né con Jessica Pegula (sconfitta 6-3 6-4 contro Dayana Yastremska) né con Shelby Rogers (sconfitta 6-3 6-4 contro Katarina Zavatska) che ha preso il posto di Alison Riske.
Il tutto si è così concluso nel doppio decisivo, dove Asia Muhammad (debuttante in Billie Jean King Cup) in coppia con Jessica Pegula hanno superato Dayana Yastremska e Lyudmyla Kichenok 7-6(5) 6-3. Ha avuto un peso specifico enorme, alla fine, il passante di dritto fermato dal nastro che Kichenok ha tentato sul 5-5 al tie-break. Non è passato per un nulla, sarebbe stato vincente, e sotto pressione la stessa ucraina ha commesso doppio fallo sul set point per le avversarie. Più agevole il secondo set per le padrone di casa, che hanno così completato la serie.
Canada – Lettonia 2-0, Vancouver (cemento indoor)
venerdì
[CAN] L. Fernandez b. [LAT] D. Semenistaja 6-1 6-2
[CAN] R. Marino b. [LAT] D. Vismane 6-3 6-7(4) 6-3
sabato
[CAN] L. Fernandez vs [LAT] D. Vismane
[CAN] R. Marino vs [LAT] D. Semenistaja
[CAN] G. Dabrowski/C. Zhao vs [LAT] L. Dekmejere/D. Marcinkevica
Tutto abbastanza semplice per il Canada nella sfida forse meno equilibrata di questo weekend. La Lettonia già avrebbe sofferto senza Anastasija Sevastova, ma con anche Aljona Ostapenko fuori (problema al polso, salta anche Stoccarda) la missione è veramente impossibile.
Daniela Vismane ci ha provato, investita dei ranghi di numero 1 del suo paese malgrado sia fuori dalle prime 250 del mondo, ma non è bastato vincere il secondo set contro Rebecca Marino e oggi scenderà subito in campo per sfidare la numero 1 nord-americana, Leylah Fernandez, che ieri ha travolto Daria Semenistaja. Pensare a un risultato diverso dal 3-0, o al limite 3-1, sembra davvero follia.