WTA, clamoroso: Barty annuncia il ritiro. “Ho realizzato i miei sogni. Felice e pronta per altri obiettivi”

Ashleigh Barty, a un mese dal suo ventiseiesimo compleanno, ha deciso di appendere la racchetta al chiodo.

La numero 1 WTA incontrastata da ormai tre anni ha detto “basta”, chiudendo per la seconda volta la sua carriera e uscendo di scena da vincente, con 11 vittorie su 11 lo scorso gennaio e trionfando nettamente ad Adelaide e soprattutto all’Australian Open.

Un annuncio sorprendente, uno shock arrivato nella nottata italiana, che però trova realtà nelle parole di Barty come al solito molto schiette e oneste: “Non ne avevo più, sento di aver dato tutto e di non averne per rimanere ancora al massimo”. In una video chiacchierata pubblicata su Instagram con l’amica di una vita, Casey Dellacqua, Ashleigh si mostra emozionata ma molto sorridente. Le parole sono chiare, scandite qua e là da un po’ di commozione ma senza la sensazione di chi sta lasciando qualcosa contro la sua volontà: “Non smetterò mai, mai, mai di amare il tennis. Sarà per sempre una parte importantissima della mia vita. Ma ora è importante che io possa godermi a pieno la prossima avventura della mia vita come la persona Ash Barty, non l’atleta Ash Barty”.

Barty, un po’ con la voce rotta dall’emozione: “Questo è il momento perfetto per me, per condividerlo con te (Dellacqua, nda), la mia famiglia, il mio team, che ho deciso di ritirarmi dal tennis. Questa è la prima volta che lo dico forte, ed è dura. Ma sono veramente felice e pronta, e so in questo momento, nel mio cuore, che è la cosa giusta da fare. Sono già passata per questo momento prima, ma con sensazioni molto diverse. Sono grata per ogni cosa che il tennis mi ha dato. Mi ha fatto realizzare tutti i miei sogni e tanto altro. Ma so che ora è il momento giusto per fare un passo indietro e dedicarmi a rincorrere nuovi sogni e mettere la racchetta da parte”.

Quando Dellacqua le chiede “come mai ora?”, Barty risponde: “È qualcosa che ho pensato a lungo. Tanti momenti nella mia carriera sono stati determinanti. Wimbledon lo scorso anno ha cambiato tantissimo in me, come persona e come atleta.

Lavori tantissimo per tutta la tua carriera per un obiettivo e sono stata in grado di poterlo condividere con tante persone straordinarie. Poter vincere Wimbledon, il mio sogno, forse quell’unico vero sogno che volevo realizzare nel tennis, quello ha cambiato completamente la mia prospettiva. Ho semplicemente avuto nuove sensazioni dopo Wimbledon, ne ho parlato parecchio col mio team. C’era una parte di me che non era ancora pienamente soddisfatta, non necessariamente realizzata. Ed è così arrivato l’Australian Open.

Per me così, ora, è il modo migliore, il mio modo migliore, per celebrare che meravigliosa avventura è stata la mia carriera. Come persona, questo è quello che voglio. Voglio dedicarmi ora ad altri sogni che ho sempre avuto in mente. Ho sempre tenuto in mente questo sano equilibrio, ma sono veramente veramente emozionata”.

Barty poi continua: “C’è stato questo cambio, nella mia seconda carriera, dove la felicità non dipendeva dai risultati. Il successo per me è sapere che ho dato tutto quello che potevo. Sono a posto, sono felice. So quanto lavoro serve per tirare fuori il massimo da me, l’ho detto al mio team tantissime volte: non ne ho più. Non ho più la volontà e la forza e tutto quello che serve per rimanere a confrontarmi al massimo. So che ho dato tutto, anche fisicamente, e non ho più altro da mettere. Questo per me è ‘successo’. Ho dato tutto per questo bellissimo sport che è il tennis. Sono molto felice per questo. Questo per me è ‘successo'”.

Sul momento improvviso della sua decisione: “So che le persone potrebbero non essere d’accordo, ma questo è ok. So che per me, l’Ash Barty persona ha tanti sogni che vuole raggiungere da adesso e che non necessariamente comprenda viaggiare per il mondo, essere lontana dalla mia famiglia, dalla mia casa, che è dove ho sempre desiderato essere, dove sono cresciuta”.

Barty lascia così a un mese dal ventiseiesimo compleanno. Lascia da numero 1 e dominatrice, alla sua maniera, di uno sport che l’aveva inizialmente respinta salvo poi riconquistarla e darle le soddisfazioni più grandi. 15 i titoli del circuito maggiore ottenuti in singolare, di cui tre Slam. 12 quelli in doppio, tra cui lo US Open 2018. Numero 1 al mondo per 121 settimane, la settima serie più lunga nella storia della storia WTA dietro soltanto a mostri sacri come Steffi Graf (377), Martina Navratilova (332), Serena Williams (319), Chris Evert (260), Martina Hingis (209), Monica Seles (178). E lascia soprattutto il vuoto dietro di sé, perché il livello mostrato a gennaio la vedeva come numero 1 incontrastata e inattaccabile. E sarà dura ripartire, comunque la si voglia vedere.

Dalla stessa categoria