Addio match-fiume: i 4 Slam introducono il tie-break a 10 punti sul 6-6 del set decisivo

I tornei del Grande Slam hanno deciso di uniformarsi introducendo il tie-break a 10 punti sul 6-6 del set decisivo. L’annuncio arriva in una nota congiunta di Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open: una scelta che elimina così le differenze tra i 4 Major e di fatto dice addio ai match-fiume, spesso entrati nella storia dei tornei. Dal Roland Garros 2022, in caso di 6-6 nel set decisivo (il quinto nel maschile e il terzo nel femminile) sarà il super tie-break a 10 punti a decidere il vincitore o la vincitrice del match. “Questa regola – recita la nota – che è stata approvata dal Rules of Tennis Committee governato dall’ITF, si applicherà a tutti i Grandi Slam di qualificazione, singolo e doppio maschile, singolo e doppio femminile, eventi in sedia a rotelle e Junior in singolo e inizierà nel 2022 edizione del Roland-Garros”.

Fino ad oggi i 4 Slam presentavano regole diverse in caso di 6-6 nel set decisivo: a Melbourne era già utilizzata la formula del super tie-break, ora introdotta anche dagli altri tre tornei; Il Roland Garros era rimasto l’unico Major senza tie break nel set decisivo; a Wimbledon – dal 2019 – il tie-break “classico” era previsto solo sul 12-12 (cosa effettivamente accaduta nella finale di tre anni fa tra Djokovic e Federer); infine a New York, sul 6-6 del set decisivo, si giocava un tie-break a 7 punti come accade nei tornei ATP e WTA. Una decisione che, piaccia o meno, emette un verdetto definitivo: il match di primo turno a Wimbledon 2010 tra John Isner e Nicolas Mahut, terminato 70-68 al quinto dopo 11 ore e cinque minuti di gioco, resterà per sempre il più lungo della storia del tennis.

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