WTA Doha, Azarenka furiosa con Putintseva: “Ha bisogno di uno psicologo”

Nelle fasi finali del concitato match tra Victoria Azarenka e Yulia Putintseva, primo turno del WTA 1000 di Doha, è successo un po’ di tutto.

La kazaka era avanti 4-0 ma si faceva recuperare i due break di vantaggio, sciupava uno 0-40 sul 4-3 e riusciva comunque a tenere avanti la testa andando al cambio campo successivo avanti 5-4.

Azarenka sarebbe dovuta andare a servire per rimanere nel match nel giro di un minuto, ma il gioco è stato fermato perché Putintseva ha chiesto il fisioterapista. La bielorussa non ci ha più visto e ha cominciato una animata discussione con l’arbitro, Marija Cicak.

“Prima del mio servizio? Ma può farlo? E che problema ci sarebbe?”. Non si è sentita la risposta dell’arbitro, ma Azarenka è tornata alla carica: “Deve attendere che io abbia completato il mio game al servizio”. A questo punto dagli altoparlanti parte forte la musica e di nuovo non si è capito cosa Cicak abbia risposto, ma la ex numero 1 del mondo era un fiume in piena: “Lei ha lanciato la racchetta per sette volte e non ha preso warning, io ho detto una cosa e me l’hai dato”. Non trovando una risposta per lei positiva ha continuato: “Sì era la prima, ne ho dette altre dopo. Ma era la prima volta. Lei però ha lanciato la racchetta sette volte”. Cicak qui ha fatto cenno con la mano “quattro”. Azarenka: “Quattro? A quattro volte va bene?”. Dal nervoso ha lanciato con forza la sua racchetta prima di controbattere: “Lei ha bisogno di un mental coach. Lei ha bisogno di uno psicologo”.

Azarenka si è subito alzata per provare alcuni servizi e non riprendere col corpo ormai freddo e fermo. Putintseva, finito il trattamento alla gamba, è andata a rispondere con uno scatto prima di fare diverse volte destra-sinistra nei vari scambi giocati. Ha avuto match point, ma ha giocato una brutta risposta di rovescio su una seconda palla di servizio a 117 chilometri orari. Salvatasi, l’ex numero 1 del mondo ha poi trovato il break decisivo chiudendo a sua volta alla prima chance utile.

La stretta di mano, manco a dire, è stata gelida e nell’intervista in campo Azarenka ha liquidato in due parole: “Sono successe tante cose oggi, molte di queste non c’entravano nulla con la partita”.

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