Una settimana importante, forse storica, quella appena iniziata per il circuito ATP. Tra Acapulco e Dubai ci si gioca la prima posizione in classifica mondiale: in Messico l’assalto di Daniil Medvedev al trono, negli Emirati la strenua resistenza di Novak Djokovic. Sì, perché dopo 86 settimane consecutive in testa al ranking il serbo rischia seriamente di dover abdicare. A pesare è ovviamente la mancata partecipazione agli Australian Open, che gli costa tutti i 2000 punti accumulati con la vittoria dello scorso anno. Ma andiamo con ordine. In questo momento la classifica recita così:
La distanza dunque è di appena 440 punti, questo perché Nole si è visto scadere i 2000 punti del successo a Melbourne 2021 mentre il russo ne ha persi 1200 in quanto finalista. I due, come detto, sono in tabellone ad Acapulco e Dubai ma Djokovic alla fine della prossima settimana si vedrà scadere i 500 punti conquistati nell’edizione 2020 del torneo arabo, mentre Medvedev non ha cambiali in scadenza. Dunque sottraendo i punti al serbo, la situazione sarebbe la seguente:
Una distanza di soli 60 punti ed è per questo tutto dipenderà dai risultati che entrambi otterranno questa settimana. Medvedev ha un grande vantaggio, potendo essere padrone del proprio destino: in caso di vittoria nel torneo messicano diventerebbe numero 1 a prescindere da ciò che farà Djokovic a Dubai. Ecco di seguito tutte le combinazioni che permetterebbero al russo di issarsi in testa alla classifica.
Dovesse riuscire nell’impresa, Medvedev diventerebbe il terzo russo di sempre a conquistare la vetta ATP dopo Yevgeny Kafelnikov (6 settimane da numero 1, dal 3 maggio 1999 al 13 giugno 1999) e Marat Safin (in testa per 9 settimane in tre periodi diversi dal novembre 2000 all’aprile 2001). Djokovic, recordman assoluto con 361 settimane da re del ranking, è primo in classifica dal 3 febbraio 2020, quando riconquistò il primo posto per la quinta volta in carriera a scapito di Nadal. Il sorpasso di Medvedev segnerebbe però una svolta epocale: è dall’1 febbraio 2004 che la prima posizione ATP non è occupata da uno dei Fab 4 (o Fab 3+1 se preferite). Allora il numero 1 era Andy Roddick, che il giorno dopo abdicò in favore di Roger Federer: adesso, dopo 943 (!!!) settimane, il tennis maschile potrebbe dare il benvenuto a una nuova era.
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