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23 Feb 2022 08:10 - Extra
ATP Acapulco, Zverev perde la testa: insulti e racchettate contro l’arbitro
di Diego Barbiani
Alexander Zverev, ieri protagonista in singolare nel torneo ATP 500 di Acapulco col match vinto contro Jenson Brooksby all 4:55 del mattino, è balzato nuovamente alla cronaca nel match perso in doppio in coppia con l’esperto brasiliano Marcelo Melo.
Il duo britannico/finlandese composto da Lloyd Glasspool ed Henry Heliovaara si è imposto 6-2 4-6 10-6 ma fa tanto discutere l’atteggiamento del tedesco avuto negli ultimi punti di partita.
Il momento cruciale è stato sull’8-6 nel supertiebreak quando Zverev ha contestato a gran voce una chiamata dell’arbitro sulla riga laterale vicina alla sua postazione.
🔥SE FUE CON TODO🔥
Zverev perdió la cabeza tras malas decisiones del juez y lo que inició como un reclamo término en insultos golpes a la silla del oficial con su raqueta
📽 @paulinapaar#AMT2022 #Acapulco #Zverev pic.twitter.com/fISBLCxFBc
— No Sólo Hay Futbol (@NosolohayFut_) February 23, 2022
“Guarda dove la palla è rimbalzata! 8-6 nel tie-break! Porca put**na! È la tua fot**ta linea! Testa di ca**o!”. Il tedesco, ricevuto un warning dall’arbitro, è andato poi in risposta subendo però l’ace sul match point. A quel punto la situazione è, se possibile, peggiorata.
No pretendo discutir con aficionados nuevos al tenis, cada quién tiene en su experiencia su percepción del deporte, pero lo de Alexander Zverev es grotesco e inaceptable, espero que tengan huevos y haya sanción. Si esto lo hace alguien más, lo suspenden.pic.twitter.com/7OkmXUy6wH
— 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒐 𝑹𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊 (@Riverettii) February 23, 2022
Zverev, furioso, ha continuato a urlare all’arbitro e ha tirato in tutto quattro racchettate in direzione delle sue gambe. Non l’ha preso, è stato più un gesto di scherno e intimidatorio, colpendo invece la struttura del bracciolo della sedia, ma il movimento delle gambe dell’arbitro mostrano meglio di altre ipotesi quanto sia stato vicino a colpirlo.
Ancora in preda alla furia, Zverev una volta seduto si è immediatamente rialzato, ha tirato l’ultima racchettata alla torretta (più in basso rispetto ai punti precedenti) e ha continuato a insultare l’arbitro. Da capire, ora, come vorrà muoversi l’ATP anche se negli ultimi tempi è stata forse fin troppo indulgente verso certi comportamenti. Lo stesso Zverev, nel 2016, urlò all’arbitro del suo match di Montpellier contro Paul Henry Mathieu: “you are a fu****g mo**n” (“sei una testa di ca**o”) senza ricevere penalizzazioni.
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