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10 Gen 2022 15:08 - Extra
Djokovic: mistero sul test, la conferenza stampa della famiglia fermata alle domande sulla positività
di Redazione
Continuano i colpi di scena nell’incredibile vicenda di Novak Djokovic, libero sì ma non ancora del tutto al sicuro da una possibile cancellazione del suo visto e con il ministro dell’immigrazione che ha dichiarato tramite un portavoce di voler riprendere in mano il caso domattina.
Se a Melbourne il popolo serbo festeggia e il numero 1 del mondo ATP ha potuto affacciarsi per la prima volta sulla Rod Laver Arena per un allenamento, in Europa la famiglia teneva una conferenza stampa dove inizialmente sembrava dovesse partecipare anche Novak.
Il campione non si è invece presentato. C’era la mamma, il papà e il fratello Djordje, che hanno raccontato di questi giorni così convulsi e hanno rivelato (prima ancora del post social) che Novak sarebbe stato ad allenarsi già stasera, ora australiana. Poi però la brusca interruzione della conferenza stampa nel momento in cui hanno cominciato ad arrivare le prime domande sulla positività del tennista. Il silenzio è molto particolare, anche perché tra i vari documenti emersi in questa surreale situazione Djokovic ha fatto rinvenire che il 16 dicembre ha effettuato un test al mattino per avere il risultato (positivo) nella serata. Sia nella giornata del 16, del 17 e del 18 dicembre si è però fatto immortalare in diversi eventi, sempre senza mascherina.
L’Equipe l’8 gennaio ha pubblicato un articolo dal titolo “Perché la difesa di Novak Djokovic a Melbourne è fragile” con le immagini e i momenti del servizio fotografico effettuato il 18 dicembre. Ben Rothenberg, del New York Times, ha invece pubblicato il foglio dove si presenta il codice QR con memorizzato il tampone effettuato da Djokovic e provando e riprovando a scassinare il documento, il risultato che si ottiene è inizialmente negativo, poi positivo. Rimane il fatto che la famiglia, oggi, abbia interrotto la conferenza stampa proprio nel momento in cui doveva spiegare come mai il figlio, che per quella positività al covid è riuscito a ottenere un’esenzione, sia stato immortalato nei primi tre giorni della sua presunta quarantena in attività pubbliche senza troppo riserbo.