Caso Peng, ufficiale: la WTA sospende tutti i tornei in Cina e Hong Kong

Domani sarà un mese dal momento in cui Peng Shuai è diventata vittima di una forte censura in Cina a seguir della sua pubblicazione su Weibo del post in cui accusava di molestie sessuali Zhang Gaoli, ex vice primo ministro cinese.

Steve Simon in questo mese ha cercato in tutti i modi, come CEO della WTA, di rintracciare la propria giocatrice e capire le sue condizioni dopo la grande angoscia causata e alimentata dall’omertà del governo cinese che non ha mai voluto collaborare e ha innalzato la tensione.

Così, dopo averlo promesso, eccolo passare ai fatti: la WTA sospende in via ufficiale tutti i tornei che si sarebbero dovuti tenere sul territorio cinese (e a Hong Kong) da adesso in avanti.

Come già ripetuto ampiamente, è una decisione importantissima perché va contro gli interessi economici della WTA stessa con un buco di centinaia di milioni di dollari dovuto agli accordi saltati con la Cina, ma Steve Simon ha voluto imporre la propria volontà di non indietreggiare: “Le tenniste della WTA, come le donne di tutto il mondo, meritano rispetto”.

“Come Peng Shuai ha scritto nel proprio post: anche se dovesse essere un uovo che si infrange contro una roccia o un insetto che si getta nelle fiamme ardenti, dirò la verità a proposito di te. Lei sapeva i pericoli a cui andava incontro, ma ha comunque deciso di farsi avanti. Ammiro la sua forza e la sua determinazione”. Il CEO fa riferimento ai tanti tentativi di contattarla, tutti andati a vuoto, e di come sia stata data la possibilità agli ufficiali cinesi di togliere la censura ancora in atto da ormai un mese sulla giocatrice ma che “sfortunatamente il governo cinese non ha fatto nulla per provvedere a rispondere in maniera adeguata. Per quanto sappiamo dove Peng sia, non ci sono mai state fornite sufficienti prove per stabilire che lei possa essere effettivamente libera e in sicuro. La WTA è stata molto chiara su questo e continuiamo a chiedere che ci sia una investigazione di queste accuse”.

“Per questo motivo, con effetto immediato e col supporto di tutto il consiglio direttivo della WTA” dice Steve Simon, “annuncio la sospensione di tutti i tornei WTA in Cina e Hong Kong. In tutta coscienza non posso chiedere alle mie giocatrici di competere lì quando Peng Shuai non può comunicare liberamente ed è stata mostrata sotto pressione dal governo per accuse di molestie sessuali”.

Steve Simon, scrive, è molto dispiaciuto di essere arrivato fino a qesto punto “ma a meno che la Cina non si prenda le sue responsabilità noi non possiamo mettere giocatrici e i loro staff a rischio durante i tornei. Il governo cinese ha lasciato la WTA senza scelta. Rimango fiducioso che prima o poi questa storia si chiuda nella maniera migliore”.

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