Caso Peng. Spuntano video dubbi, Steve Simon: “Non basta”. Federer e Nadal si uniscono all’appello

Dopo la mail, sospetta e di fatto smontata già dal CEO della WTA Steve Simon in diverse occasioni, dopo le foto apparse ieri e ben poco indicative, adesso i media cinesi sono passati a due video in cui sostengono venga mostrata Shuai Peng mentre cena in un ristorante.

Hu Xijin, questo è il nome, ha pubblicato due video sul proprio account Twitter.

Peng è la ragazza con la felpa bianca, mostrata in un minuto di video (nel primo tweet) mentre quasi non dice parola, ma l’atmosfera attorno al tavolo sembra piuttosto rilassata. Nel secondo, invece, non c’è volume e dura appena una quindicina di secondi. Come avvenuto però per i contenuti mostrati nei giorni precedenti, anche questi finora non hanno fatto altro che sollevare un enorme polverone.

Il primo punto che si questiona facilmente lo ha offerto Kerry Allen, BBC China Media Analyst. Nel secondo video si vede l’entrata nel ristorante con un cartello che dovrebbe mostrare la data odierna come Hu specificava nel suo tweet. In realtà, Allen specifica che viene indicato il mese (11) ma accanto c’è uno spazio vuoto quando doveva esserci (20)

In più, molte circostanze non tornano. Ancora oggi, a 18 giorni dal post su Weibo, le sue generalità sono irrintracciabili su internet. Tutto quello che può riguardarla viene bannato dalla censura. Il governo, responsabile di questo, l’ha resa di fatto inesistente online e lei che a conti fatti è una dissidente politica (confermato dalla mega censura online ancora in corso) che può girare liberamente e godersi una serata con gli amici in un ristorante affollato, il tutto mentre aumenta la preoccupazione per la sua salute da parte di associazioni internazionali per i diritti umani. Si è scoperto dopo qualche ricerca che Hu Xijin non ha mai fatto parola di questi video sul suo account Weibo, dove è seguito da oltre 24 milioni di utenti.

In tutto ciò, la Cina sembra molto più intenzionata a convincere le persone al di fuori dei suoi confini che non esista alcun problema. Lo stanno più o meno sbattendo in faccia al mondo da qualche giorno, e più lo fanno e più cadono nell’errore di alimentare un vortice che probabilmente loro non avevano previsto. Steve Simon ribadendo più volte che non avrebbe cambiato la sua posizione ha di fatto deciso di sfidare il muro di omertà che circonda Pechino anche, lo ripetiamo sempre, a costo di poter perdere introiti equivalenti ad almeno 8 zeri. La WTA di fatto è la prima organizzazione che si è fatta le spalle grosse alla ricerca della verità, mentre dalle parti dell’IOC (International Olympic Committee) ribadiscono ancora che per loro conta il silenzio e le discussioni lontano dalle luci. Stasera, come a ribadire sia la propria posizione sia il netto distacco da questa linea di pensiero, il CEO ha pubblicato un comunicato diplomatico ma ancora una volta ponendosi in maniera chiara: questi due video non dicono nulla, soprattutto perché divulgati da una fonte che in questo momento non può essere ritenuta affidabile come la tv di stato cinese.

“Sono grato di vedere dei video rilasciati dalla tv di stato cinese che sembrano mostrare Shuai Peng in un ristorante a Pechino. Se da un punto di vista è piacevole rivederla, rimane poco chiaro se lei sia libera e abile di prendere decisioni per conto proprio, senza coercizione o influenze esterne. Questo video da solo non basta. Come ho messo in chiaro fin dall’inizio, rimango preoccupato a proposito della sua sicurezza e salute, e che le sue accuse di molestie sessuali vengano censurate e messe sotto il tappeto. Ho specificato quali sono le condizioni che devono accadere e la nostra relazione con la Cina è al bivio”.

Simon non vuole altro che poter sentire Peng con un gesto che non sia potenzialmente manovrato dalla tv di stato, o dal governo. Ha bisogno di un’azione che certifichi la bontà della persona e la sua salute, nonché la sua libertà. In mattinata, una fonte su Global People (versione inglese del quotidiano che appartiene al partito comunista) aveva informato alla Reuters che Peng sarà a breve in un’uscita pubblica. Forse a Pechino. Ma di nuovo, non è questo che al momento sembra poter sbloccare il braccio di ferro creatosi. Il CEO da solo non può chiedere granché, ma sta facendo l’impossibile per non cadere e rimanere fin qui chiaro e fermo nelle sue posizioni. Qualcosa di durissimo dal punto di vista aziendale, ma che gli stanno dando grande appoggio dalla comunità internazionale. Nel frattempo, per domani pomeriggio (la serata italiana) è attesa a New York la marcia per Shuai Peng organizzata dal gruppo Instagram Feminist China.

In giornata, Roger Federer e Rafael Nadal sono stati gli ultimi due big in ordine di tempo a unirsi alla campagna per riavere Shuai Peng. Lo svizzero, intervistato da Sky Sport, ha detto: “Peng Shuai spero stia bene, aspettiamo notizie Tutta la famiglia del tennis è riunita intorno a lei”. Lo spagnolo, su L’Equipe, ha dichiarato: “Sto seguendo quanto più possibile le notizie che riguardano Shuai Peng. Non conosco tanto bene la situazione, ma la cosa più importante è che possa star bene. Tutti noi della comunità tennistica vorremmo riaverla presto”.

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