Barty rinuncia al WTA 1000 di Indian Wells: il suo 2021 è praticamente concluso

Ashleigh Barty, numero 1 del ranking WTA e che festeggia oggi le 95 settimane da leader della classifica, non parteciperà al WTA 1000 di Indian Wells.

Non solo però l’australiana non prenderà parte al prestigioso torneo californiano tradizionalmente a marzo e sospetato in questa inedita data (6-17 ottobre) a causa della pandemia di covid-19, ma è praticamente certo il suo forfait anche alle WTA Finals di Guadalajara.

In giro per il mondo da fine febbraio e senza possibilità di rientrare a casa o costretta a una quarantena rigida di due settimane per le restrizioni ancora vigenti nel suo paese, Barty già una decina di giorni fa sembrava indirizzata verso la fine della sua avventura da nomade attorno al globo. Le parole di Craig Tyzzer, suo coach, che criticavano fortemente la scelta di Guadalajara come location per le Finals tra altitudine e periodo facevano da contorno alle dichiarazioni circa lo stato di salute della sua allieva, definita già molto stanca durante lo US Open e a cui aveva dato un breve periodo di vacanza per decidere se continuare almeno con Indian Wells o mettere fine al 2021.

Aveva accennato, Tyzzer, a una decisione che sarebbe arrivata per la fine della scorsa settimana. Ci è voluto un po’ di più, ma alla fine la decisione più ovvia è arrivata: Barty non sarà in California, il che vuol dire che molto probabilmente farà (o ha già fatto) rientro in Australia dove sconterà il periodo di quarantena per poi godersi un periodo di meritato riposo tra famiglia, amici, la nipotina che spesso nomina e i suoi tre cani. L’ufficialità vera ancora non c’è, ma sembra ormai inutile credere che la questione possa svilupparsi in maniera diversa. Anche ripensando, oltretutto, alle parole che disse dopo la sconfitta contro Shelby Rogers allo US Open, quando già parlava di non veder l’ora di poter festeggiare i traguardi della sua stagione con i suoi cari.

Il suo 2021 è stato oltremodo importante, con cinque titoli tra cui uno Slam, quello pesantissimo di Wimbledon, due tornei WTA 1000 (Miami e Cincinnati) e la conferma al numero 1 del mondo che tra cinque lunedì toccherà quota 100 settimane da leader. Sembra impossibile, almeno prima delle Finals, che qualcuna possa insediarla visti gli oltre 2000 punti che ha di vantaggio su Aryna Sabalenka, che a sua volta vedrà scalare ancora una buona parte del suo tesoretto di 7000 punti attuali.

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