Yastremska assolta dall’accusa di doping: non c’è volontarietà o negligenza nella positività

È un piccolo colpo di scena quello emerso dalla sentenza di doping che vedeva coinvolta Dayana Yastremska.

L’ITF ha infatti comunicato che per quanto le sue analisi erano risultate positive all’antidoping per il Mesterolone, una sostanza che aumenta la funzionalità degli spermatozoi, ma oggi il tribunale indipendente ha decretato che l’ucraina è libera di tornare a giocare appena possibile.

Niente colpa, dunque, malgrado la positività. Ha vinto la linea difensiva di Yastremska, che puntava all’assoluzione totale e a mettersi alle spalle la difficile situazione degli ultimi 7 mesi, per un guaio cominciato a fine dicembre dopo un test effettuato a fine novembre, fuori dalle competizioni. Per il tribunale, di fatto, non c’è stata la volontarietà né la negligenza, accettando dunque la tesi della contaminazione, cosa su cui Yastremska si era sempre battuta fortemente dall’inizio, chiedendo anche più volte che venisse sospesa la sua posizione e che potesse nel frattempo tornare a giocare prima della sentenza.

Nulla da fare per Wimbledon, dove è stata rimossa automaticamente la scorsa domenica. Per lei il rientro in campo potrebbe avvenire a inizio luglio, con la possibilità a questo punto che la federazione ucraina possa anche convocarla per le Olimpiadi di Tokyo.

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