I primi provvedimenti decisi dal governo di Victoria per far fronte al caso del personale dell’hotel Grand Hyatt risultato positivo al covid-19 sono arrivati: avendo circa 600 tamponi da fare tra tennisti, arbitri e addetti ai lavori era più che probabile creare disagi per la giornata di giovedì a Melbourne Park e si è deciso di sospendere, al momento, i tornei in vista dell’Australian Open.
La decisione era nell’aria quando il Premier Daniel Andrews aveva annunciato l’isolamento per tutti coloro che avevano effettuato la quarantena all’Hyatt.
Il numero di persone che viene considerato come contatto stretto è talmente alto che avere ritardi e disagi, anche in caso di tamponi negativi da parte di tutti, sarebbe stato molto facile. Verosimilmente nessuno avrebbe potuto lasciare la propria camera prima di mezzogiorno, nella migliore delle ipotesi, con il programma che doveva cominciare tra le 10:30 e le 11:00 del mattino, dunque bisognava recarsi a Melbourne Park un paio d’ore prima.
L’account Twitter dell’Australian Open ha detto che provvederà a riorganizzare la giornata che andrà perduta. Andrews ha fatto riferito a zero rischi, in questo momento, per il proseguo dell’Australian Open. Sono però tutti in attesa dei risultati per capire come andare avanti. Un contatto avvenuto, eventualmente, una settimana fa e senza che alcuna persona abbia mostrato fin qui sintomi pare garantire apparente sicurezza che il tutto possa svolgersi con un esito sperato.
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