di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Non fermarsi mai e continuare a investire anche nei momenti più difficili. Sono le due carte vincenti giocate nel 2020 dal Piatti Tennis Center, che malgrado una settantina di giorni di chiusura nel periodo del primo lockdown e una quantità di lavoro inevitabilmente ridotta, si trova a salutare una stagione comunque positiva. Segnata dalla volontà di crescere anche in barba alla pandemia. “Dal punto di vista organizzativo – dice Luigi Bertino, direttore del centro – è stata una stagione importante, anche nonostante le tante difficoltà. Abbiamo dato una nuova forma al modello interno del centro, investendo per aumentare il personale e migliorare il livello di competenza del nostro staff, in tutti i settori. Così da rispondere a una richiesta di livello sempre più alto”. Si è lavorato sodo anche nel periodo di chiusura, proponendo allenamenti da remoto per tutti gli atleti e, proprio in quelle settimane il pensiero è andato a come rimodellare la struttura del centro, modellata sul percorso che tanto bene ha funzionato con Jannik Sinner. Il tutto mettendo sempre la sicurezza al primo posto. “Il fatto – continua Bertino – che non si sia verificato nemmeno un caso di positività al Covid-19 in una struttura come la nostra, che accoglie tanti atleti abituati a viaggiare in continuazione, è la dimostrazione del buon funzionamento dei protocolli di prevenzione. Che sono stati curati con tanta attenzione, anche nel periodo estivo in cui c’era maggiore libertà in termini di restrizioni. Questo ci ha permesso di garantire sempre la sicurezza di tutti gli atleti”. |
L’unico rammarico, che non dipende affatto dal Piatti Tennis Center, sta nella cancellazione di tantissimi eventi internazionali, che ha fortemente limitato l’attività di quasi tutti i giocatori di base a Bordighera. “L’aspetto agonistico e dei tornei – spiega ancora il direttore – è la parte che più è mancata ai nostri atleti in questo 2020. Proprio in questa direzione, quindi, ci siamo già organizzati in vista della prossima stagione, con la speranza che la situazione legata all’emergenza sanitaria vada via via migliorando. Abbiamo stilato dei piani per fare in modo che nel 2021 ciascuno dei nostri giocatori disputi dalle 50 alle 70 partite: l’obiettivo è di recuperare un’annata a singhiozzo giocando il maggior numero possibile di incontri, per crescere e fare esperienza”. Come struttura, invece, le intenzioni primarie del centro per l’anno nuovo riguardano un’ulteriore miglioramento della qualità dello staff, da perseguire con un continuo confronto. Perché è solo con la crescita personale di ogni membro dello staff che può continuare ad aumentare anche la qualità degli atleti. “In più – chiude Bertino – ci auguriamo di continuare ad ampliare il numero di contatti con giocatori, tecnici e club che si appoggiano alla nostra struttura, e abbiamo in cantiere anche delle importantissime collaborazioni che puntiamo a finalizzare presto”. Anche nel 2021, insomma, ci sarà da divertirsi. |