La situazione internazionale è in continua evoluzione e la pandemia di covid-19 è tutt’altro che sotto controllo. Come stava avvenendo a marzo, quando le novità si succedevano molto rapidamente, anche adesso sembra verificarsi un ritorno ad aggiornamenti poco piacevoli e che potrebbero condizionare i mesi futuri sebbene nessuno abbia realmente interesse a un nuovo lockdown.
In Giappone, però, dopo aver annunciato poco più di un mese fa l’impossibilità a ospitare il torneo ATP 500 arriva ora la notizia che Tokyo non può allo stesso modo permettersi di avere il WTA Premier che quest anno doveva tornare all’Ariake Coliseum dopo i due anni di ammodernamento dovuto a quelli che dovevano essere i giochi estivi nel paese del Sol Levante rimandati invece al 2021.
Si complica ulteriormente la situazione per il tennis che a oggi, dopo la fine del Roland Garros, non ha alcuna certezza su cui poggiare per capire il proprio destino. La WTA ha in programma ancora un torneo a Seoul a inizio ottobre, ma essendo rimasto l’unico della mega tournée asiatica è molto improbabile possa materializzarsi. Ragionamento abbastanza simile per il WTA Premier di Mosca, in programma a inizio novembre, anche se le notizie dalla Russia non sono le migliori sul fronte del virus e l’evento stesso sembra avere diversi problemi organizzativi perché a oggi non ha una sede malgrado ci siano contatti con il palazzetto della CSKA.
In Europa, invece, fino a una decina di giorni fa la situazione sembrava molto più solida. Poi si è incominciato a parlare di problemi in Romania legati al numero dei contagi in forte crescita e all’impossibilità del paese di fermarsi, era già presente un problema nei balcani, e adesso preoccupa ugualmente la situazione della Spagna. In Catalogna i contagi sono di nuovo schizzati e da una settimana i dati giornalieri vedono oltre 2000 infetti al giorno in tutto il paese. Il governo inglese ha imposto quarantena obbligatoria per chi rientra dalle vacanze nella penisola iberica, le autorità spagnole da ormai diversi giorni chiedono l’aiuto delle persone per evitare assembramenti e di uscire solo quando necessario ma nel mezzo della stagione estiva e in una località come Barcellona e le famose città vicine è molto difficile avere controllo senza intervenire concretamente. Adesso, il presidente della regione madrilena ha imposto l’uso della mascherina obbligatoria e il divieto di assembramenti per più di 10 persone
Questa la situazione invece col grafico dei contagi
A metà settembre, subito dopo la fine dello US Open (su cui a breve si attende decisione definitiva circa l’organizzazione) è in programma il torneo combined ATP Master 1000 e WTA Premier Mandatory nella capitale spagnola. Questo nuovo sviluppo da Madrid, che voleva un torneo aperto al pubblico, riportano nuovamente in discussione tutto.
(i grafici sono presi dal sito worldometers.info)
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