di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
26 Apr 2020 14:58 - Extra
Le confessioni di Madison Keys: “Ero depressa e vittima dei bulli”
di Redazione
«Mi dicevano che ero grassa, per due anni ho sofferto di depressione e chiuso con i miei amici e la mia mamma»: parole di Madison Keys, 25enne tennista americana, finalista agli Us Open nel 2017 e numero 13 nella classifica del tennis mondiale.
Keys -come riferisce la Bbc- ne ha parlato con ‘Behind the raquet’, il blog creato dall’ex tennista Noah Rubin nel quale campioni e figure meno note del mondo della racchetta confessano le proprie debolezze e paure.
Una sorta di sfogatoio o di lettino virtuale dello psicoterapeuta che consente di aprire una finestra sul buio dietro il mondo dorato della racchetta, dove non tutto è come appare. Coco Gauff, la baby star del tennis mondiale, ha rivelato qui i suoi attacchi di panico, e Bianca Andreescu, trionfatrice degli Us Open, non nasconde le sue paure di fronte al suo nuovo ruolo. Daniil Medvedev ricorda la frustrazione dei primi tempi, quando dopo le sconfitte pensava con rammarico ai soldi che gli erano sfuggiti. Al russo poi è andata meglio, quando ha cominciato a vincere.
Lo spagnolo Roberto Bautista Agut invece ha raccontato la sua devastazione affettiva per la perdita del padre e della madre, mentre lui era lontano, agli Open di Francia e in Coppa Davis. Altre storie descrivono in dettaglio l’impatto delle questioni personali che si incrociano nello sport, altre parlano delle tensioni che incidono sulla salute. Rubin è fra quanti ritengono necessaria «una riorganizzazione del tennis, per aiutare a migliorare il benessere mentale dei giocatori».
Per un certo numero di giocatori lo stress è legato anche ai problemi economici: a parte le stelle milionarie, infatti, tutti gli altri devono pagarsi da soli le spese di trasferte e gli allenatori e, se vincono poco o non vincono mai, diventa spesso impossibile far quadrare i conti. Il problema si è acuito in tempi di pandemia, tanto che alcuni big hanno creato un fondo a sostegno dei giocatori in difficoltà.