Scena ai limiti dell’incredibile quella vissuta nel tunnel dell’area giocatori a Melbourne Park, durante la seconda giornata di dell’Australian Open. Alessandro Giannessi era il primo italiano in campo e sull’Arena 1573 ha disputato una partita di grande equilibrio contro il sud-coreano Duck Hee Lee persa però dopo tre ore e non concretizzando un vantaggio di 6-1 nel super tie-break (a Melbourne nel set decisivo il tiebreak si vince a 10) per il 2-6 7-5 7-6(10-7) finale.
Giannessi, che era parso soffrire di problemi di salute tra fine del primo set e buona parte del secondo parziale, era poi riuscito a trovare le energie per tirare avanti nella partita. A tratti si piegava in campo, cercava aria in una giornata con vento forte e aria calda, il termometro a 37 gradi e l’aria inquinata della Melbourne di questi giorni. In tutto ciò, però, è arrivata anche la clamorosa beffa finale.
Partiamo però dal momento clou: il passaggio nel tunnel. Avevamo chiesto di poter scambiare qualche parola con Giannessi quando il ligure era a inizio del secondo set, vedendolo in grande difficoltà e cercando di capire come stesse a livello di salute. Alessandro però è arrivato che era una furia nel parlare col proprio team: “Sono dei pezzi di m***! Sono tutti dei pezzi di m***! Questo posto fa schifo! Sotto 0-4 hanno fermato il gioco per più di 5 minuti per crampi, erano crampi! E gli hanno dato un medical time out!”.
Giannessi stava andando via quando uno dello staff del torneo ha provato a dirgli che c’era qualcuno della stampa (“press”) che voleva parlargli: “Ma press cosa! Ma press cosa?!”. E lì è esploso in uno sfogo che è stato molto pesante e dettato dall’assenza di lucidità: “Ma che cosa devo dire… che sono tutti dei figli di p*****! All’ATP sono dei grandissimi figli di p*****! Scrivilo, mettilo sul sito della federazione tu (qui rivolto al collega Dario Castaldo, nda). Una frase? Eccola, Giannessi dice: “All’ATP sono dei figli di p****!” Lo voglio vedere, do il mio permesso! Tanto c’è Eurosport che può mostrare il video, così tutti possono vedere. Dopo 3 ore che sono lì… e il rispetto dove è? Dove è il rispetto dei giocatori! No no, no no… assurdo guarda, assurdo, non voglio dire altro”.
Infuriato, Giannessi ha preso la via degli spogliatoi. I due ragazzi dello staff ci hanno guardato un po’ confusi su cosa fosse quello sfogo, non capendo l’italiano. A quel punto ogni richiesta di una conferenza stampa più canonica è stata cancellata e mentre spiegavo cosa, in sostanza, era stato detto porgendo anche le scuse nel caso ci fosse stata una cattiva reazione precedente nei loro confronti, uno dei due ha risposto: “Nessun problema, pagherei per vedere dal vivo una scena simile, ma capisco che era molto provato… Ha perso una partita assurda, non ci potevo credere, non ricordo una roba così. Non ha stretto la mano, si è diretto verso la sua roba e ha lanciato la racchetta dalla rabbia”. Cercando di sdrammatizzare, abbiamo poi preso ognuno la propria strada.
They are fucking piece of shit! they are fucking piece of shit! Down 0-4 he stopped the game for 5 minutes! I cannot believe it! They gave him a medical time out for cramps! Those were fucking cramps! And they gave him a fucking medical time out!
a guy from the staff said there was a member of the press who wanted to speak with him, Giannessi: “press what… press what?! What the fuck I have to say, those are big motherfuckers! THE ATP IS FULL OF MOTHERFUCKERS!
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