Jannik Sinner ha chiuso il 2019 al 78esimo posto del ranking.
Un risultato eclatante se si considerano due fattori: è nato nel 2001 e a fine 2018 la sua posizione era la 551esima. Un 2019 da sogno per il nuovo campione del tennis italiano, che negli ultimi tornei ha mostrato interamente la sua classe e ha sovvertito i pronostici di qualsiasi esperto di tennis.
Sinner è nato a San Candido, nota località sciistica in provincia di Bolzano. E’ cresciuto poi a Sesto Pusteria, dove i genitori gestiscono un rifugio in Val Fiscalina. Fino a 13 anni il giovane tennista ha preferito però lo sci alla racchetta, mostrando tra l’altro ottime qualità nello slalom gigante. Il tennis, fino ad allora solo un hobby, è diventato parte integrante della sua vita nel 2014, quando decide di trasferirsi al Piatti Center di Bordighera. Qui il coach Riccardo Piatti ha iniziato a lavorare sul talento bolzanino fino a trasformarlo in un giocatore pronto per sfidare i grandi nomi del tennis.
Jannik Sinner: il 2019 da sogno del talento trentino
Dopo il debutto nel circuito professionista a soli 14 anni, nel 2015, il giovane Sinner ha fatto esperienza nei migliori tornei “Future”, scatenando l’attenzione degli addetti ai lavori. Il suo anno della consacrazione ad alti livelli è però stato il 2019. In questo arco di tempo è riuscito ad inanellare la bellezza di 62 vittorie nei professionisti, tra cui una vittoria nel Masters 1000 di Roma contro Steve Jonhnson (al tempo numero 59 atp) e i 4 trionfi nell’Atp Next Finals. In questa competizione è riuscito nell’impresa di superare nomi ben più conosciuti e piazzati, come Frances Tiafoe, Miomir Kecmanovic e Alex De Minaur in finale.
I tornei vinti e l’ingresso nel Grande Slam
Ma non è tutto, Jannik Sinner ha ribaltato le quote del tennis anche in tornei minori, vincendo due Future M25 (Trento e Santa Margherita di Pula) e soprattutto tre Challenger (Bergamo, Lexington e Ortisei). Altro grande risultato è stata la prima apparizione ad un torneo del Grande Slam, precisamente gli Us Open. Dopo aver sconfitto nelle qualificazioni Matteo Viola, Viktor Galovic e Mario Vilella Martinez ha affrontato al primo turno del tabellone principale l’istituzione svizzera Stan Wawrinka. Sinner, nonostante la sconfitta, è riuscito a vincere un set al tie-break.
Il futuro di Sinner
Che Sinner sia un predestinato è sotto gli occhi di tutti. Gli amanti delle scommesse tennis dovrebbero puntare forte sul talento bolzanino per il 2020. Il suo coach Piatti lo ha paragonato a Novak Djokovic (da lui allenato a inizio carriera) sia per la solidità mentale che per le capacità tecniche. Jannik è un tennista completo, molto dotato da fondo campo, sia con il diritto che con il rovescio. Ancora da perfezionare sono la battuta e il gioco a rete, ma la giovanissima età gioca a suo favore. Per il prossimo anno ci si aspetta un ulteriore step, con colpi importanti nei tornei ATP 250 e 500 e, perché no, qualche passaggio di turno nei tornei del Grande Slam.
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