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14 Dic 2019 09:05 - Extra
Azarenka, l’assenza dall’Australian Open è per motivi personali
Dopo il silenzio di questi giorni, il team di Victoria Azarenka fa sapere che la bielorussa proverà a tornare dopo la trasferta australiana. Possibile, dunque, pensare a un nuovo capitolo della irrisolta vicenda giudiziaria per l'affidamento del figlio.
di Diego Barbiani
Dopo i recenti giorni di silenzio (suo) e delle voci più disparate circolate nei corridoi degli addetti ai lavori, è arrivato un messaggio che in qualche modo chiarisce l’assenza di Victoria Azarenka dall’Australian Open.
Two-time champion Victoria Azarenka (2012, 2013) has pulled out of next month’s Australian Open.
Her team cited “personal reasons” as the cause, and said she has the goal of returning to tour after #AusOpen.
— Ben Rothenberg (@BenRothenberg) December 14, 2019
Il suo team, immaginiamo in questo caso l’agente, fa sapere che Victoria Azarenka non farà la trasferta australiana per “motivi personali”. Nel caso dell’Australian Open, visto che le prime 200 giocatrici del ranking vengono automaticamente segnate, si è venuto a sapere che è stata proprio l’ex numero 1 del mondo a decidere di cancellarsi dalla lista ben prima che divenisse pubblica.
In questo modo, anche specificando che c’è un’idea di rientro all’attività dal mese di febbraio/marzo (possibile che decida di cominciare la sua stagione a Doha, se non proprio a Indian Wells), si allontanano le voci di un possibile ritiro imminente. Non è così, però, per quelle relative alla causa di affidamento del piccolo Leo. La vicenda era rimasta in sospeso circa due anni fa, quando Azarenka sperava di poter chiudere la questione nel processo d’appello chiesto dal suo ex compagno dopo che il tribunale statunitense aveva dichiarato che il caso non era di competenza USA e dunque si annullava, di fatto, la sentenza del tribunale californiano che aveva posto un “fermo” al figlio, che non poteva lasciare lo stato, e dunque anche alla madre, dando ragione al verdetto del tribunale di Minsk votatosi a favore della tennista.
Nel processo d’appello ha avuto la meglio Billy McKeague, con il tribunale che di fatto ha rimesso tutto in ballo e dunque bisognava riprendere da capo la vicenda. Sono passati circa due anni e non è stato annunciato nulla di nuovo da allora, ed è piuttosto difficile che i due si siano nel frattempo accordati su una soluzione visto che nel corso di questi tre anni lui ha spesso cercato di infangare la ex compagna con momenti di tensione anche via social, con attacchi e insulti da parte di amici e parenti alle pagine fan di Azarenka.
Disposti ad assumerci il rischio di sbagliare, non sappiamo a ora quale sia la vera ragione che terrà Azarenka fuori dall’Australian Open. La matrice del forfait, però, unita alle tempistiche giudiziarie e alla fretta con cui si è immediatamente tolta dal primo Slam del 2020, lei che a Indian Wells 2018 nel torneo del rientro parlava in maniera molto realistica di come questo fosse duro da accettare e di come stesse male perché impossibilitata a svolgere quello che per lei è lavoro e le porta da vivere, sembra condurre ora verso questa vicenda.