di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
04 Giu 2019 19:16 - Extra
Sì Fognini, sei nella storia! L’Italia ritrova un top 10: “È un sogno, grazie alla mia famiglia”
La sconfitta di Wawrinka dà l'ufficialità: lunedì Fabio Fognini sarà numero dieci ATP
di Redazione
Roger Federer centra la semifinale del Roland Garros battendo in quattro set il connazionale Stan Wawrinka, ma ad esultare è anche Fabio Fognini.
L’italiano, infatti con la sconfitta di Wawrinka ha la certezza di entrare da lunedì nella top 10 del ranking ATP. È un risultato che l’Italia non otteneva da 41 anni, quanto toccò all’attuale ct azzurro, Corrado Barazzutti.
Fabio sarà numero 10 della classifica mondiale alle spalle del russo Karen Khachanov e davanti allo statunitense John Isner, distanziano di appena 70 punti. Tanto basta per entrare nella storia del tennis italiano: dopo essere diventato il primo azzurro a vincere un torneo Masters 1000, il ligure è anche il terzo giocatore nostrano a fare il suo ingresso tra i primi dieci del mondo dopo Adriano Panatta e il già citato Corrado Barazzutti.
Panatta si spinse fino al numero 4 nel 1976, l’anno della conquista degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros. Barazzutti è arrivato fino al numero 7 nel 1978. Prima dell’avvento del computer nel 1973, le classifiche erano stilate da famosi giornalisti che a fine anno indicavano i primi dieci tennisti e le prime dieci tenniste del mondo. Negli anni Cinquanta-Sessanta, Lance Tingay, giornalista del «Times», collocava Nicola Pietrangeli (vincitore al Roland Garros nel 1959 e 1960 e agli Internazionali d’Italia nel 1957 e 1961) numero tre del mondo nel biennio 1959-60, la più alta posizione mai raggiunta da un tennista italiano.
Oltre a Pietrangeli, altri tre azzurri sono apparsi in top ten nell’era pre-Open, inseriti stavolta dal giornalista inglese Wallys Myers: Uberto de Morpurgo, numero otto nel 1930, Giorgio De Stefani, numero nove nel 1934 e Martin Mulligan (naturalizzato italiano) numero dieci nel 1968. Proprio come Fognini che, poche settimane dopo il successo di Monte Carlo, scrive un’altra pagina storica del tennis italiano.
«Raggiungere la top ten è un pò il compimento di un sogno. Mi rivedo bambino sul campo da tennis con la racchetta più grande di me e penso: ‘Ne ha fatta di strada questo bambino’». Con queste parole Fognini ha commentato il suo ingresso nei primi 10 tennisti del mondo. «In questo momento sono felice e il ringraziamento va alla mia famiglia, a mia moglie e mio figlio, agli amici e a tutte le persone che mi sono sempre state vicino. Lunedì sarà emozionante vedere il numero 10 accanto al mio nome. Questo è un piccolo grande tassello che si aggiunge ad altri e mi spinge a continuare a dare tutto me stesso per questo sport che amo».
AZZURRI IN TOP TEN
Nicola Pietrangeli: n.3 nel 1959 e nel 1960 (classifica stilata dal giornalista inglese Lance Tingay)
Adriano Panatta: n.4 il 24 agosto 1976 (computer, Era Open)
Corrado Barazzutti: n.7 il 21 agosto 1978 (computer, Era Open)
Uberto de Morpurgo: n.8 nel 1930 (classifica stilata dal giornalista inglese Wallys Myers)
Giorgio De Stefani: n.9 nel 1934 (classifica stilata dal giornalista inglese Wallys Myers)
Fabio Fognini: n. 10 nel 2019 (computer, Era Open)
Martin Mulligan (naturalizzato italiano nel 1968): n.10 nel 1968 (classifica stilata dal giornalista inglese Wallys Myers)