Marco Cecchinato esordisce con una brillante prestazione a Monaco di Baviera e supera Martin Klizan, uno dei tre vincitori del torneo presenti in tabellone, oltre ad Alexander Zverev e Philipp Kohlschreiber. Marco è concentrato e subito aggressivo. Apre il match al servizio, conquista il primo punto con un perfetto serve & volley e con buone prime solide e ben piazzate sul rovescio mancino di Klizan mette segno punti facili tenendo a zero il servizio. Marco gioca sciolto, ha un ottimo timing sulla palla e trova subito la risposta mettendo sempre in difficoltà lo slovacco sul suo lato destro e mortificandone le discese a rete con due passanti incrociati di rovescio che valgono il primo break. L’azzurro gioca con sicurezza e domina in ogni parte del campo permettendo a Klizan di tenere solo il servizio del quarto game mettendo poi a segno una successione di dodici punti a quattro con la quale chiude 6-1 in ventiquattro minuti. All’inizio del secondo parziale Klizan trova la prima di servizio che fino a quel momento gli era mancata e si fa propositivo in risposta ma Marco regge bene gli scambi e li risolve ricorrendo alla smorzata, sempre eseguita in modo impeccabile. C’è partita adesso, lo slovacco sbaglia meno, aggredisce di più la palla ma Cecchinato al servizio non soffre mentre il suo avversario ha qualche difficoltà in più a difendersi quando serve la seconda. Nel quinto game Klizan offre una prima palla break che riesce a salvare con uno schiaffo al volo di dritto e nel settimo, messo sotto pressione dalla profondità del dritto di Cecchinato che costruisce i punti disegnando il campo, ne affronta ancora due salvando la prima con una smorzata imprendibile ma soccombendo alla seconda punito dall’ennesimo dritto lungo linea vincente dell’azzurro. Quando serve per rimanere in partita lo slovacco tenta colpi improbabili ma li sbaglia e al terzo match point Marco chiude strappandogli nuovamente il servizio.
L’atmosfera di casa rigenera Alexander Zverev che, pur soffrendo più del dovuto, esordisce sul suo campo preferito superando in due set Juan Ignazio Londero, primo passo alla ricerca della fiducia perduta. Dopo un avvio di stagione deludente la situazione si è aggravata negli ultimi due mesi durante i quali una serie di dispiaceri personali hanno condizionato pesantemente le sue prestazioni in campo. Serve una svolta per uscire dalla crisi a partire dal torneo in patria, il primo di una serie di appuntamenti decisivi per la stagione del numero tre del mondo (che da qui al Roland Garros difende 1850 punti) e c’è anche suo suo padre, appena uscito dall’ospedale, a sostenerlo nel suo angolo. Sulla carta Juan Ignazio Londero, numero ottanta del mondo, non si può considerare un giocatore in grado di impensierire il tedesco ma sul campo la legge non viene sempre rispettata. In questo momento l’avversario più temibile per Zverev è se stesso e il primo game del match inquadra in modo perfetto la situazione. La tensione che lo avvolge si manifesta con un doppio fallo, due errori di dritto e tre palle break per l’argentino che passa subito. Anche Londero però ha i suoi problemi al servizio e lo restituisce a zero. La situazione diventa quasi surreale all’inizio del terzo game con altri due errori banali di Zverev a dare il via al suo secondo turno di battuta quando finalmente la prima di servizio (fino a quel momento latitante) entra permettendogli di segnare quattro punti consecutivi che mettono fine al suo turbamento. Sascha gioca con fluidità, i suoi colpi iniziano a far male e con un parziale di otto punti a uno mette a segno il break salendo poi 4-1. Ma ecco che quando la partita sembra solo da controllare per il tedesco ritornano inspiegabilmente gli errori iniziali e nel settimo game subisce il contro break immediatamente confermato da Londero che lo aggancia sul quattro pari. Zverev si risveglia nel dodicesimo game portandosi avanti nel punteggio fino a procurarsi due set point con un passante lungo linea di rovescio in allungo e poi converte il secondo giocando ancora con una pressione da fondo che Londero non tiene cedendo servizio e set. Sascha si mette tranquillo e chiude velocemente il secondo parziale raggiungendo i quarti di finale in programma venerdì, atteso a sorpresa da Christian Garin.
Il cileno ha infatti vinto contro pronostico il derby sudamericano contro Diego Schwartzman, testa di serie numero sei del torneo, nel match che ha aperto la giornata. Nel primo set il dominio del cileno è stato quasi imbarazzante. Schwartzman ha vinto il game d’apertura tenendo a zero il servizio e poi ha subito un 6-0 in meno di mezz’ora preso letteralmente a pallate dal suo avversario. Garin, ha imposto un ritmo altissimo ad ogni scambio e, giocando piedi dentro al campo, ha trovato angolazioni e colpi in contropiede senza sbagliare una palla. Tanti invece gli errori di Schwartzman che, anche quando è riuscito ad allungare gli scambi, è stato sempre il primo a cedere. All’inizio del secondo parziale la partita ha preso un’inclinazione diversa. L’argentino ha trovato dieci minuti di grazia durante i quali i suoi colpi sempre più profondi cadevano vincenti nei pressi delle righe e nel terzo game ha strappato a zero il servizio al cileno senza però poi riuscire a dare continuità al suo gioco. Sono iniziati i gratuiti da una parte e dall’altra con contro break immediato di Garin e nuovo allungo di Schwartzman che poi, a furia di concedere palle break, nell’ottavo game ha ceduto nuovamente il servizio. Garin ha sfruttato bene il momento di difficoltà del suo rivale nel tenere il servizio e, dopo aver fallito tre match point nel decimo game, ha continuato a insistere procurandosi il quarto, quello buono, nel dodicesimo.
Risultati secondo turno:
[1] A. Zverev b. J. Londero 7-5 6-1
C. Garin b. [6] D. Schwarzman 6-1 6-4
[3] M. Cecchinato b. M. Klizan 6-1 6-3
[8] M. Fucsovics vs e . [Q] T. Monteiro