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05 Apr 2019 15:28 - Extra
Mondo Challenger: Berankis e Barrere raddoppiano, Berrettini sorride a Phoenix
Ecco com'è andate nel circuito Challenger nel mese di marzo
di Giancarlo Di Leva
A marzo si sono disputati 9 tornei Challenger che portano il totale da inizio anno a 34, uno in più rispetto al 2018.
Ben tre volte si è giocato in Cina portando a otto il totale dei tornei disputati finora in Asia da inizio stagione, come lo scorso anno.
Berankis e Barrere raddoppiano, avendo già vinto una prima volta a gennaio. Il tennista lituano, che si era imposto a Rennes, è andato a prendersi il secondo titolo a Drummondville, in Canada, conquistando l’undicesima vittoria nel circuito Challenger e mantenendo così la posizione tra i top 100 (attualmente occupa la 98sima posizione). Il francese viceversa, preferisce pascolare nel giardino di casa che evidentemente gli è più confacente, visto che le cinque finali Challenger cui è finora approdato in carriera sono state giocate tutte tra le mura amiche, uscendo vincitore due volte a Lille (2018 e 2019) e a Quimper nel gennaio scorso.
Berankis e Barrere hanno vinto entrambi a spese del 29enne tedesco Maden la cui sindrome da finale si è aggravata, visto che è uscito sempre sconfitto dalle sei finali fin qui disputate in carriera. Salgono così a tre i tennisti ad aver fatto il bis dall’inizio della stagione, in quanto a febbraio avevamo assistito all’uno-due del kazako Bublik tra Budapest e Pau.
Nessun teenager è giunto in finale questo mese. Il più giovane tra i finalisti è stato il cinese di Taipei Tung Wu Lin, classe ’98, che a Santiago ha disputata la sua prima finale Challenger perdendo per mano del più esperto colombiano Dellen.
Viceversa hanno trovato gloria due veterani del circuito, il mitico Baghdatis e lo spagnolo Andujar entrambi trentatreenni. Il tennista cipriota non vinceva un torneo da 5 anni, quando nell’ottobre del 2014 a Ginevra superò in finale il polacco Przysiężny, e ha trionfato a Shenzhen in Cina battendo in finale l’italiano Napolitano, piegatosi solo al decimo gioco del set decisivo. Una grande iniezione di fiducia per il simpatico cipriota che lotta per tornare tra i top 100 (occupa attualmente la 139sima posizione).
Andujar, che a causa di gravi infortuni era rimasto lontano dal circuito per quasi due anni tra il 2016 e il 2017, ha saputo rialzarsi. A fine anno scorso vincendo il Challenger di Buenos Aires rientrò tra i top 100, posizione che ha consolidato alzando la scorsa settimana il trofeo nel torneo di casa a Marbella, superando in finale il favorito numero uno della vigilia, il francese Paire, numero 67 del ranking. Lo spagnolo occupa adessola 70sima poltrona in classifica grazie a un progresso di 18 posizioni.
Ma l’evento del mese di maggior spessore tecnico ed economico si è svolto a Phoenix in Arizona, dove erano iscritti 17 top 100 guidati dal belga Goffin, 17simo del ranking e da cui è affiorato l’unico sorriso del mese per il tennis italiano. Matteo Berrettini, reduce dalla precoce eliminazione al Masters 1000 di Indian Wells, ha potuto partecipare giocando un bel torneo coronato da una finale avvincente che lo ha visto imporsi, in rimonta al termine di una durissima battaglia durata quasi tre ore, contro il kazako Kukushkin col punteggio di 3-6 7-6-7-6.
Anche a marzo quindi gli italiani hanno lasciato il segno. Dopo le vittorie di Mager a gennaio a Koblenz in Germania, e quella sorprendente del giovanissimo Sinner a Bergamo in febbraio (unico challenger fin qui disputato in Italia), è arrivata lo squillo di Berrettini a cui hanno fatto da corollario i piazzamenti di Caruso in semifinale e di Sonego nei quarti che rimpinguano il bottino azzurro del mese aggiungendosi ai piazzamenti in finale di Napolitano a Shenzhen e di Giustino, che nell’altro torneo svoltosi in Cina, a Zhangjiagang, è caduto sull’ultimo ostacolo contro l’australiano Polmans. Per il tennista napoletano l’appuntamento con la prima vittoria, dopo tre sconfitte in finale, è ancora rimandato.
Al termine del primo trimestre della stagione l’Italia è la nazione ad aver avuto il maggior numero di finalisti: nove, tre dei quali vittoriosi. Hanno vinto di più solo gli Stati Uniti (cinque successi) e Francia (quattro).
Ecco il dettaglio dei risultati dei tornei disputati nel mese: