Sara Errani continua non sbloccarsi nel suo tentativo di rientro nel circuito dopo la squalifica per doping. Dopo la sconfitta di lunedì contro Monica Puig a Charleston, la romagnola ha mancato la qualificazione nel WTA International di Bogotà perdendo 6-2 3-6 6-3 contro Jasmine Paolini nell’ultimo turno, ma a preoccupare veramente c’è una crisi al servizio che non ha eguali nella sua carriera.
L’azzurra, pur non disponendo di un colpo di inizio gioco importante, ha sempre avuto grandissima regolarità almeno nel poter cominciare lo scambio, passando periodi dove le percentuali di prime palle in campo viaggiavano sull’80% se non di più. Parziali interi dove veniva chiamata a servire al massimo un paio di seconde palle. Soluzioni non irresistibili, ma a lavorare veramente poi ci pensavano gambe e cuore dandole modo nei suoi tempi migliori di portarla fino al numero 5 del ranking e a essere una delle migliori al mondo sulla terra battuta. Ora anche questa superficie non la sta più aiutando, ma i numeri alla battuta parlano di una situazione che ha dell’incredibile.
Dal 2010 al 2017 si è costantemente mantenuta su una media di un doppio fallo a partita, viaggiando al massimo alla quota di 1,89 a partita nel 2011 quando ne commise 106 in 56 partite. Nel 2018 la vide commettere 72 in 24 partite, con una media di 3 a partita. Adesso, nelle 9 partite del circuito WTA, Errani è già arrivata a 119 doppi falli a partita, che diventano 78 se si escludono le 3 sfide nei WTA 125k. Il calcolo è fin troppo duro e semplice: siamo a oltre 13 doppi falli a partita. Il massimo è stato raggiunto contro Irina Camelia Begu al primo turno a Guadalajara, con 22 errori, in un match comunque vinto 6-3 7-6. 18 sono stati messi a segno invece contro Heather Watson, Danielle Lao e oggi nel match perso contro Paolini.
Numeri che definiremmo “straordinari” nel significato più letterale del termine: fuori dall’ordinario. Sara ha visto crollare ad appena il 50% la percentuale di prime in campo, il lancio è spesso un problema e la seconda, forse condizionata da tutto quanto, è un colpo molto insicuro. Lei ha sempre avuto difficoltà con i colpi sopra la spalla, ma ora anche una soluzione per cui cercava soprattutto di metterla al di là della rete con l’obiettivo di non farsi attaccare sta diventando una problematica molto delicata.
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