Anche se il 2018 non è ancora del tutto alle nostre spalle ad Abu Dhabi è già 2019, più o meno. L’ormai tradizionale esibizione sponsorizzata da un’enorme fondo di investimenti che non è il caso di ricordare qui ha il compito di dare un po’ di tennis ai vari tifosi in crisi di astinenza e far trascorrere il capodanno in un luogo più o meno esotico ad alcuni tennisti d’èlite. Quest’anno ci sono addirittura Djokovic e Nadal, accompagnati da due giovanotti che dovrebbero fare il salto di qualità nel 2019, Khachanov e Chung, da uno che che avrebbe dovuto farlo da un bel po’ di tempo, Dominic Thiem, e da Anderson, che ha capito che in giro non ci sono chissà che fenomeni e che qualche soddisfazione può togliersela anche lui. In questa formula un po’ atipica, Djokovic e Nadal sono chiamati a gicoare due soli match, mentre se gli altri vogliono vincere il torneo dovranno fare la fatica supplementare di eliminarsi prima tra loro. Ha cominciato quindi Kevin Anderson, che dopo aver perso il primo set al tiebreak contro Chung, e già questo è stato un mezzo regalo, ha messo in mostra tutti i problemi del coreano al servizio, che forse un’esibizione accentua, visto che non è possibile avere la stessa concentrazione che si avrebbe in una partita vera.
Nell’altro quarto di finale, o come volete chiamarlo, Thiem ha invece perso contro Khachanov, sul quale sono puntati gli occhi di tutti per vedere se a Bercy fu vera gloria. Di nuovo, non è il caso di prendere troppo sul serio quello che succede in questi giorni, ma in ogni caso meglio perdere che vincere, direbbe Catalano, e il russo ha superato di misura un Thiem abbastanza distratto, che dopo quattro game vinti di fila è andato inutilmente a servire per chiudere il primo set. Secondo set più “regolare” col break al secondo game di Khachanov che alla fine era decisivo.
Nella mattinata di oggi i perdenti si sono affrontati per il platonico quinto posto e Thiem è sembrato persino più svogliato di ieri. Chung è stato attaccato di meno e ha potuto abbastanza agevolmente portare a casa almeno una vittoria.
I vincenti invece giocheranno contro le due star: Anderson contro Nadal, al ritorno dopo circa quattro mesi, cioè dalla semi di New York contro del Potro; e Khachanov proprio contro quel Djokovic superato nella finale di Bercy. Partita interessante quest’ultima, perché anche se è solo un’esibizione in genere i “vecchi” cercano di tenere il più possibile i giovani con la testa sott’acqua. Chissà se Djokovic avrà questa voglia. O se ci riuscirà.
Quarti di finale
K. Anderson b. H Chung 6-7(4) 6-2 6-1
K. Khachanov b. D. Thiem 7-6(3) 6-3
Finale quinto e sesto posto
H Chung b. D, Thiem 6-2 6-3
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