Ci sarà anche Danielle Collins al via della prossima stagione tennistica. La statunitense, che concluderà il 2024 in top-10 dopo gli ottimi risultati della prima parte di stagione, prenderà parte con la maglia degli Stati Uniti alla United Cup che inaugurerà l’anno nuovo tra Sydney e Perth. La notizia è che la finalista dell’Australian Open […]
10 Nov 2018 14:06 - Extra
Safarova annuncia il ritiro: “L’Australian Open sarà il mio ultimo torneo”
Ad appena 31 anni Lucie Safarova conferma le voci che circolavano dalla scorsa estate e annuncia che l'Australian Open sarà l'ultimo torneo della sua carriera.
di Diego Barbiani
Lucie Safarova appende la racchetta al chiodo. La grande tennista ceca dirà addio al prossimo Australian Open, ultimo torneo di una carriera che chiuderà con un best ranking in singolare di numero 5 al mondo e la finale al Roland Garros del 2015 come miglior traguardo e in doppio con il numero 1 raggiunto e i 5 Slam vinti dal 2015 in poi.
Il vero punto di rottura è avvenuto dopo la finale persa in quella estate contro Petra Kvitova a New Haven e un batterio contratto nel viaggio verso New York. La sconfitta al primo turno dello US Open contro Lesia Tsurenko venne seguita dal ricovero in ospedale per un’infezione batterica che malgrado un paio di tornei giocati (con le prime WTA Finals in ballo della carriera, in singolare e doppio, era impossibile pensare a un forfait) non la lasciò in pace fino alla primavera dell’anno dopo.
Da che era top-10, e stava cominciando ad avere una certa costanza di rendimento, il livello crollò e il corpo fu maggiormente esposto a difficoltà nei recuperi o a infortuni. Da che era top-10, non seppe più riavvicinarsi alla top-30 se non in un paio di occasioni, ma senza più il livello per rimanerci a lungo. In doppio le cose andavano meglio, con la compagna Bethanie Mattek Sands con cui aveva trovato una grande alchimia e i risultati le dipingevano come una delle coppie più forti al mondo fin dall’Australian Open 2015, primo Slam vinto assieme.
L’ultima partita della ceca in questo 2017 avaro di buone notizie fu in Quebec, a metà settembre, persa contro Ons Jabeur. La paura a volare in Asia col rischio di prendere anche un “semplice” malanno gastrointestinale l’hanno spinta a non iscriversi in alcun torneo. Nella sua testa, poi, l’idea del ritiro è stata spesso presente negli ultimi anni (come ha ammesso anche in un’intervista apparsa sul proprio sito web) e si lasciava sempre il punto in sospeso, con l’idea di vedere a fine anno che situazione ci fosse. Adesso è arrivato il sì definitivo.