[3] J.M. del Potro b. [11] J. Isner 6-7(5) 6-3 7-6(4) 6-2
Fin qui era stato un cammino perfetto quello di Juan Martin del Potro, l’argentino era arrivato alla seconda settimana del torneo senza perdere set nei quattro incontri già disputati. A togliergli il primo parziale ci ha pensato John Isner che però, dopo appunto questo acuto, successivamente ha ceduto.
Per del Potro quella di venerdì sarà la terza semifinale a Flushing Meadows, una vinta (con titolo poi conquistato) nel 2009 e una persa lo scorso anno. Curiosamente entrambe le volte ha sfidato Rafael Nadal e curiosamente i due potrebbero rincontrarsi nella riedizione della semifinale dello scorso anno, Nadal partirà favorito nell’altro quarto della parte alta di tabellone contro Thiem.
Isner invece ancora una volta si ferma ai quarti di finale, a stopparlo – oltre ad una partita stupenda di del Potro, che al servizio con la prima in campo era ingiocabile (89% a fine match) – hanno influito le condizioni climatiche. Il caldo ha dato parecchio fastidio allo statunitense che si è piegato più volte nel corso del match sulle sue ginocchia per rifiatare e nel finale di primo set fastidio anche a gestire il pantaloncino grondante di sudore in mezzo alle gambe.
L’ha spuntata Delpo come detto servendo bene, gli ace favoriscono l’americano, ma l’argentino non ha mai perso il proprio turno di battuta. Intelligente ad accorciare o allungare lo scambio a seconda dei momenti e il saldo vincenti/errori ampiamente positivo a differenza di Isner che nel tentativo disperato di fare, e restare in partita, ha finito per annullarsi con i suoi stessi colpi.
Se proprio dobbiamo trovare un difetto al match dell’argentino è quello di essere rimasto in campo un’ora in più del previsto. Con un po’ di attenzione poteva chiuderla in tre, ma anche nella sfortuna gli andrà bene visto che avrà a disposizione due giorni di riposo prima di tornare in campo per la semifinale venerdì.
Il primo set, in cui entrambi – come giusto che sia – sono freschi, vede il dominio dei servizi. Ad avere l’unica opportunità di rompere l’equilibrio è del Potro che nell’undicesimo game riesce con fatica a procurarsi una palla break. Isner decide di servire il kick da sinistra e poi prendere in contropiede del Potro col dritto che segue. Si giunge quindi al tie-break dove è ancora Isner, per il momento molto attivo, sul punteggio di 3-3 ad approfittare di un back di rovescio dell’argentino, non troppo profondo, girandoci attorno e lasciando esplodere il dritto. Grazie a quest’unico mini-break e al servizio che lo sorregge a meraviglia l’americano fa suo il primo set in un’ora di gioco.
Nel secondo però lo statunitense crolla quasi di schianto, ha speso troppo. Del Potro, dopo aver mancato una palla break nel primo gioco, ne approfitta nel terzo portandosi 0-40. Trasforma la seconda opportunità di break del game e infila una striscia di tre giochi, portandosi 4-1, striscia ancor più pesante contando i 12 punti vinti contro i soli 2 conquistati da Isner in questi tre decisivi giochi. Per del Potro è un gioco da ragazzi tenere i restanti giochi in battuta, solo 3 punti persi in 5 turni in tutto il set, mentre Isner si muove a malapena.
Il terzo set è simile al primo, Isner sembra essersi leggermente ripreso, del Potro ha delle occasioni al primo e settimo game che al solito Isner con la combo del primo colpo dopo il servizio cancella. Anche l’argentino però concede qualcosa, nel quarto gioco sul suo servizio si addormenta giusto due punti sul 15-15, facendo vedere le prime palle break dell’incontro all’avversario, ma torna in sé giusto il tempo per muovere bene l’avversario con il dritto e cancellare a sua volta le opportunità di break. Si arriva nuovamente al tie-break, ma stavolta il dritto tradisce Isner, il colpo dell’americano che altrimenti sarebbe stato vincente esce di pochi centimetri e del Potro può allungare sul 5-2. Isner non riesce proprio a giocare sulle prime dell’argentino e perde il tie-break passando per la prima volta in svantaggio nell’incontro.
Tra terzo e quarto set ci si ferma 12 minuti per la pausa prevista nel caso di caldo eccessivo. Non giova comunque all’americano, sicuramente la fatica e il contraccolpo psicologico che neanche il tie-break lo ha aiutato si fanno sempre più ingombranti nella testa di Isner che cede immediatamente il servizio ad inizio quarto set. Del Potro sale 3-0, con addirittura palla break per andare 4-0, Isner salva il game e poi coraggiosamente prova il tutto e per tutto nel turno di risposta successivo. Gli sforzi dell’americano producono una palla break che però una stecca di dritto sul colpo profondo di del Potro gli porta via. L’argentino vede ormai il traguardo e si fa sempre più aggressivo in risposta, colpo che specie sulla seconda di Isner ha funzionato benissimo, nell’ottavo gioco si procura ancora una palla break, che è anche match point, e per l’ultima volta è il dritto a tradire uno stanco Isner terminando in rete.
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