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24 Set 2018 21:12 - Extra
Il caso-Williams visto dalle giocatrici WTA. Halep: “Queste sono le regole”
Oggi a Wuhan c'è stato un lungo All Access Hour con tutte le big WTA e i giornalisti ne hanno approfittato per chiedere le loro reazioni al caso della finale dello US Open. Simona Halep, Petra Kvitova e Caroline Garcia: nessuna differenza di trattamento.
di Diego Barbiani
A Wuhan, sede del WTA Premier 5, oggi è stata la giornata del consueto All Access Hour, quando tutte le big (in questo caso chi può usufruire di un bye al primo turno) si prestano per una conferenza stampa pre-torneo.
Essendo la prima volta che tutte quante si sono ritrovate assieme nel primo appuntamento di spessore dopo lo US Open, la stampa internazionale ha chiesto un parere su quanto avvenuto nella finale di New York per scoprire se anche loro avessero mai notato eventuali trattamenti diversi da parte degli arbitri.
Soltanto Caroline Wozniacki, grande amica di Serena, si è espressa dalla parte della statunitense: “Penso che abbia detto qualcosa di sensato. Se qualcuno conoscesse Serena e l’avesse seguita nel corso della sua carriera, saprebbe che non ha mai ricevuto coaching, e neppure ha mai chiamato il proprio coach in campo. Penso che un ottimo arbitro, perché tanto è chiaro che nelle finali ci sono i migliori, dovrebbe considerare questo e che Serena non è una di quelle che comunica con il proprio angolo. Penso che in questo caso avrebbe potuto avvisarla e fare in modo che lei dicesse al suo angolo di smetterla di farle dei segni”.
Per il resto, quasi tutte le altre si sono schierate dalla parte di Carlos Ramos. La numero 1 del mondo Simona Halep ha detto: “Queste sono le regole. Non ci sono differenze tra quelle degli uomini e delle donne e penso che gli arbitri non facciano altro che il loro lavoro. Io non ho mai avuto problemi con lui (Ramos, nda). Ho anche ricevuto delle multe, ma è così che funzionano le regole”. Molto simile il parere di Petra Kvitova che, come riporta il sito della CNN, è parsa molto sorpresa della reazione della statunitense: “A essere onesti, non vedo differenza tra uomini e donne. Quando ricevi un warning, è soltanto un warning. Io ne ho ricevuti tanti quando ero piccola, ma è giusto così. Ricevi e non puoi fare nulla per evitarlo. Alle volte è difficile, ma non puoi farti condizionare così”. Infine Caroline Garcia: “Gli arbitri trattano uomini e donne allo stesso modo, lo dico per la mia esperienza. Sono convinta che se un giocatore avesse avuto le stesse reazioni avrebbe ricevuto le stesse penalità”.
Un po’ diverso, infine, il parere di Madison Keys che non prende posizione chiara sull’episodio: “È stato qualcosa di veramente sfortunato. Williams ha pensato che quello fosse un attacco personale, e forse si potrebbe provare a vedere se ci sono effettivamente stati momenti in passato dove si è avuto un diverso trattamento. In caso, è qualcosa che bisogna segnalare”. Per tutte loro, però, questo episodio ha profondamente segnato la serata che doveva essere di Naomi Osaka. La stessa Keys ha dichiarato: “Nella serata più bella della sua vita, vederla così e sentirle dire “scusate” come prima parola mi ha stretto il cuore e mi ha fatto star male. Meritava quel successo per come stava giocando, e tutto questo è stato veramente triste”.