di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
24 Mag 2018 18:40 - Extra
Tragedia sulla Valdastico: la giovane tennista Arianna Rossetto muore in un incidente
Aveva appena 17 anni Arianna Rossetto, classifica italiana di 2.7, che ha perso la vita assieme al papà Luciano in un rogo causato da un incidente sulla A31.
di Redazione
È una tragedia quella che ha scosso la famiglia Rossetto, di Noventa Vicentina, quando martedì sono stati raggiunti dalla notizia che il papà Luciano (51 anni) e la figlia Arianna (17) sono morti carbonizzati in un incidente stradale. Il padre stava portando la figlia il Tennis Club di Schio di via Tito Livio, che ha proclamato il lutto che si manifesterà nelle fasi finali del torneo Open a cui Arianna avrebbe dovuto prendere parte con un minuto di raccoglimento.
Rossetto era tra le migliori giocatrici junior a livello nazionale, con una classifica fit che la vedeva già in seconda categoria (2.7). Alle 13 di quel martedì doveva scendere in campo per disputare la sua terza partita del torneo Open Andritz Hydro contro la trentina Francesca Covi. L’arbitro della partita, non vedendola arrivare, ha telefonato ad Arianna per capire dove fosse. Il telefono non squillava, lei era morta da circa un’ora. Il direttivo del circolo tennis ha scritto un post Facebook: «Siamo profondamente rattristati per la morte di Arianna Rossetto e di suo padre Luciano. Arianna aveva deciso di partecipare al nostro torneo, ma alle 13 non si è mai presentata. A nome di tutto lo staff e dei giocatori del torneo open Andritz, vogliamo estendere profonde condoglianze alla sua famiglia. Sarà ricordata con un minuto di silenzio durante le finali del torneo».
Federico Splendore, il presidente del Circolo Tennis di Noventa Vicentina e capitano della squadra femminile di cui anche la ragazza faceva parte, ha commentato così: «Per lei il tennis era una grande passione. Era una giocatrice importante, con tutte le carte in regola per farcela. E’ stata la migliore giocatrice che il nostro circolo abbia avuto. Era brava a scuola e nello sport, una ragazza che non si montava la testa, semplice e determinata»