Roland Garros

Roland Garros: Serena Williams al terzo turno. Sharapova si “regala” Pliskova

[PR] S. Williams b. [17] A. Barty 3-6 6-3 6-4

Il messaggio è forte e chiaro: non sarà la miglior Serena Williams (e siamo abbastanza lontani ancora), ma questa versione della statunitense sarà difficilissima da battere.Ci ha provato Ashleigh Barty, che però si è trovata priva di grandi assi nella manica vista anche una difficoltà sostanziale a far quadrare il suo bel gioco sulla terra battuta per lungo tempo contro le grandissime avversarie.

La storia dice che la giovane australiana non ha mai ottenuto una vittoria contro una top-50 sulla terra battuta, dato che comunque va filtrato tra la prima parte di carriera sottotono e quella attuale, che è nata a conti fatti da appena un anno. Stasera ha provato a fare il suo, con una situazione che però dipendeva molto dall’avversaria: se la ex numero 1 del mondo glielo consentiva, lei riusciva a controllare l’incontro secondo la sua volontà. Quando però, sul 6-3 1-0 e servizio, ha subito perso l’iniziale break, la partita è girata. Serena, che fin lì aveva diverse difficoltà, ha cominciato a trovare sempre più vincenti e ha messo insieme 4 game di fila, fondamentali nell’economia dell’intero incontro.

Non ha dominato, non aveva il livello tale per disintegrare sportivamente la sua avversaria negli ultimi due set, ma ha raggiunto un punto tale che le permetteva di gestire la situazione. Soprattutto, dal 4-1 in suo favore nel secondo set l’inerzia era totalmente cambiata. Da lì in avanti al servizio non ha concesso più nulla, se non un game ai vantaggi nel set decisivo quando però aveva già il break di sicurezza. Proprio il servizio si sta rivelando un’arma importante per fare quanta più strada possibile: siamo già sopra i 20 ace (22 tra primo e secondo turno), numeri che sono un vero salvagente.

Adesso Julia Goerges, numero 11 del seeding, che ha impressionato negli ultimi 8 mesi ma proprio nelle ultime settimane è sembrata tirare un po’ il fiato. Sarà un’altra sfida incerta, ma più passano i giorni e più Serena può capire molto di dove è il suo limite, semmai ci sia.

[28] M. Sharapova b. D. Vekic 7-5 6-4

Maria Sharapova è al terzo turno del Roland Garros, traguardo comunque ottenuto con un po’ di fatica al termine di una partita molto equilibrata contro Donna Vekic. I progressi della giovane croata, rispetto a qualche mese fa, sono tangibili soprattutto nel linguaggio del corpo. Viene da pensare che l’aiuto del nuovo coach (Torben Beltz, colui che rese grande Angelique Kerber) sia stato soprattutto i questa direzione: Donna fino allo scorso anno sembrava molto più “sperduta” in campo, con un atteggiamento negativo, movimenti tra un punto e l’altro che facevano pensare fosse sul punto di mollare qualsiasi fosse il punteggio in quel momento.

Oggi Vekic ha tenuto invece molto bene il campo contro la più quotata avversaria, non sempre precisa e che ancora una volta ha patito i momenti in cui si trovava al servizio per il set. Non è una novità in casa Sharapova, ma il dato si è accentuato parecchio nelle ultime settimane: da Roma, in 11 tentativi dove ha avuto la chance per chiudere ha perso la battuta in 9 circostanze. Vekic nel primo set si è poi esaltata nel decimo game, sfidando a viso aperto la russa e chiudendo a proprio favore alla sesta parità facendosi preferire nelle varie scelte durante gli scambi.

La fase migliore della ex numero 1 del mondo, oggi, era probabilmente il recupero difensivo che si trasformava in tracciante diagonale profondissimo. Per il resto c’era da faticare parecchio sia nelle soluzioni definitive da fondo campo che negli schiaffi al volo. In diverse occasioni ha scelto di andare verso il rovescio della sua avversaria quando aveva tutto il lungolinea libero ed è quasi sempre stata passata dal colpo della croata. Sul 6-5 30-30, invece, una comoda seconda da aggredire in lungolinea ha visto il suo dritto spegnersi in corridoio. Sul 40-30 Vekic ha forse commesso uno dei pochi errori veramente pesanti della sua partita, forzando più del dovuto una seconda che è finita alla sinistra della linea centrale causando il doppio fallo che ha rimesso tutto in equilibrio ed ha patito, poi, la spinta della sua avversaria.

Probabilmente l’unica cosa che Vekic può rimproverarsi oggi è proprio la scarsa freddezza nei pochi punti veramente importanti, come su una palla per tornare in parità nel secondo set dove Sharapova ha sbagliato la palla corta ma lei, da sopra il nastro, ha messo lunga di un metro. Neppure l’ottima reazione sul 5-3 è bastata a riportarla in partita, perché nel game successivo (come accaduto nel primo set) c’è stata tanta lotta ai vantaggi ma al quarto match point ha ceduto alla risposta di dritto.

[6] Ka. Pliskova b. L. Safarova 3-6 6-4 6-1

La storia di questi precedenti è sembrata raccontare, un po’, l’andamento del derby ceco odierno. Tante volte Lucie Safarova è sembrata per lunghi tratti la miglior giocatrice in campo, ma il bilancio totale recita, con il 3-6 6-4 6-1 di oggi, 7-2 per Karolina Pliskova che torna al terzo turno del Roland Garros e regalerà al pubblico la supersfida contro Maria Sharapova.

La ceca di Brno, appena rientrata dopo 4 mesi di infortunio, era partita molto meglio chiudendo con una certa sicurezza il primo set per 6-3. Pliskova dal canto suo continuava a stentare, un po’ lo stesso filone già visto al primo turno contro l’altra ceca, Barbora Krejcikova. Se non altro, a differenza del match d’esordio, la numero 6 del seeding poteva contare su un servizio che piano piano è cresciuto tanto e l’ha aiutata a togliersi numerose castagne dal fuoco a metà del secondo set.

Una palla break offerta sul 2-2, addirittura 4 sul 3-3. Safarova era in grande pressione, ma Karolina ne è uscita e al primo calo dell’avversaria ha colto al volo l’occasione per infilare un parziale mortifero di 8 game su 9 dal 4-4 al 3-6 6-4 6-1. Adesso però potrebbe non esserci più margine contro Sharapova.

[1] S. Halep b. [WC] T. Townsend 6-3 6-1

Giornata molto più tranquilla per Simona Halep, che dopo lo spavento iniziale di ieri ha lasciato per strada le briciole. Preso il 6-2 contro Alison Riske, ha vinto 3 dei successivi quattro set per 6-1 e forse, da questo punto di vista, c’è un piccolo rammarico per non aver sfruttato i 3 set point consecutivi sul 5-1 nel primo set contro Taylor Townsend, comunque arresasi nettamente alla maggiore incisività su terra della sua avversaria.

Passato lo spavento, che potrebbe ormai catalogarsi a “semplice” falsa partenza, Halep ha preso per mano il ruolo di favorita in questi primi turni e se fossero state 2 partite concluse 6-1 6-1 e 6-3 6-1 non si sarebbe detto granché. Al prossimo turno un’altra giocatrice piuttosto nelle retrovie: Andrea Petkovic, che ha fatto fuori Kristina Mladenovic al primo turno e oggi ha eliminato 6-0 7-6(2) Bethanie Mattek Sands. Partite abbastanza agevoli, prima che il livello possa veramente alzarsi. Solo a quel punto, probabilmente, comincerà il suo vero torneo.

Diego Barbiani

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