[1] S. Halep b. A. Riske 2-6 6-1 6-1
Il torneo vero di Simona Halep è iniziato al quarto giorno e dopo un primo set da incubo, dove semplicemente non era lei. Appena quattro vincenti e ben sedici gratuiti, sguardo incredulo da parte sua, molto preoccupato da parte di Darren Cahill e quasi sconcertato di Ion Tiriac nella tribuna d’onore.
La numero 1 del mondo è stata molto vicina a rimediare un 6-0 da una giocatrice che proveniva da una buona settimana a Norimberga dove ha raggiunto la finale, ma che non poteva rappresentare un ostacolo nella sua corsa parigina. Soprattutto perché è da queste parti che la rumena ha avuto i risultati più costanti da quando è diventata top-10, ovvero dalla finale del 2014. Dopo questi 18 minuti di terrore, piano piano ha saputo rimettersi in strada. Da lì in avanti si conteranno 14 game vinti negli ultimi 17 giocati, con gli ultimi due set che dovevano rappresentare l’intera partita per Halep forse non troppo concentrata all’inizio e, chissà, magari anche un po’ infastidita dal vedersi costretta a esordire nel giorno in cui tante giocatrici invece approdano al terzo turno. Non avrà neppure il giorno di riposo e questo, considerata l’avversaria al secondo turno (Taylor Townsend) può essere un bene perché bisogna dare seguito alla reazione odierna ma bisognerà fare attenzione alla statunitense che può creare fastidi con l’ottima sensibilità nella mano destra.
Sarebbe stato un fallimento totale vederla uscire oggi e perdere così il numero 1 del mondo. C’è da salvare, per lei, la reazione comunque prevedibile da una giocatrice di alto livello. Domani forse avremo più risposte.
[8] P. Kvitova b. L. Arruabarrena 6-0 6-4
Giornata fredda, terreno umido e pesante dopo l’enorme temporale della notte, eppure Petra Kvitova ha sbaragliato ogni ipotesi di partita difficile demolendo Lara Arruabarrena. Una prova a tratti impressionante, un 6-0 6-4 che ha avuto una piccola macchia nel secondo set quando ha perso il break di vantaggio ed era entrata in una fase dove commetteva tanti errori, ma ha retto molto bene e ha trovato il nuovo break sul 4-4.
Un terzo turno a Parigi vuol dire oro, perché porta a 13 la striscia di successi consecutivi dopo quella di 14 messa a segno tra San Pietroburgo e il primo turno di Indian Wells e vuol dire 130 punti in una Race dove è tra le tre giocatrici che hanno già passato i 3000 punti. Ottenere così tanto, con tutta la seconda fase di stagione tra erba e cemento è un capitale molto interessante e come avvenuto negli altri tornei da adesso ogni vittoria rappresenterà un “di più” nel suo curriculum annuale.
Devastante nel primo set, capace di prevalere da un braccio di ferro continuo nel secondo. Ottimo soprattutto il segnale di aver chiuso in due set dopo le fatiche contro Veronica Cepede Royg e sapendo che al terzo turno avrà di nuovo Anett Kontaveit, come già accaduto a Madrid (anche lì al terzo turno) e che contro l’estone avrà da soffrire parecchio per la storia dei loro precedenti e perché proprio sulla terra spagnola seppe girarla a suo favore anche grazie a un terzo set dove era sempre costretta a rimontare uno svantaggio nei propri turni di battuta.
[4] E. Svitolina b. V. Kuzmova 6-3 6-4
Elina Svitolina sta ingranando. Non è stato forse il miglior inizio di uno Slam per l’ucraina (almeno da un anno e mezzo a questa parte) ma l’aver portato a casa due sfide potenzialmente complicate contro una grande colpitrice come Ajla Tomljanovic e una giocatrice potenzialmente molto solida, in futuro, come Viktoria Kuzmova, fa crescere l’ottimismo nel suo team.
Oggi la numero 4 del seeding ha faticato un po’ al via, quando spesso la sua avversaria la fronteggiava a viso aperto e con grande equilibrio (ben 30 punti nei primi 2 game). Dal 4-3 in suo favore, però, Svitolina ha messo una marcia in più chiudendo il parziale in suo favore. Un po’ più di lotta nella fase centrale del secondo set, quando Kuzmova ha creato diversi problemi all’ucraina ma non ha mai saputo concretizzare i vari controbreak cedendo sempre la battuta nel game successivo. Sul 5-4, abbastanza comodamente, è arrivata la chiusura di Svitolina che adesso avrà Mihaela Buzarnescu. Ancora favorita, ma visto il buon rendimento della rumena (finalista a Praga, semifinalista con rimpianti a Strasburgo) può nascere una nuova sfida interessante.
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