La batosta è stata pesante, pesantissima da digerire se si pensa che dodici mesi fa è avvenuto lo stesso copione. Non è bastato, a Johanna Konta, raggiungere un quarto di finale Slam (Australian Open), una semifinale Slam (Wimbledon) e vincere un Premier Mandatory (Miami) per cancellare i fantasmi del 2016 quando, a causa di un infortunio addominale fu costretta a saltare le ultime 2 settimane di tornei WTA e a vedersi esclusa proprio nelle ultime ore dal Master di fine anno a Singapore “grazie” all’eccezionale recupero di Svetlana Kuznetsova. Quest anno la vicenda si è ripetuta e nonostante non fosse stato fatto tutto così a ridosso del torneo riservato alle migliori 8, la rimonta di Caroline Garcia dal numero 21 della Race a numero 8 tra la quartultima e la terzultima settimana della stagione regolare (Wuhan e Pechino) l’ha vista recuperare 1800 punti e così, ancora una volta, la britannica è stata la prima delle escluse anche a causa di un nuovo problema fisico (al piede) patito quando però era in crisi di risultati evidente.
“Ho avuto un esaurimento a causa anche del tanto stress accumulato, del non riuscire a trovare l’equilibrio giusto tra allenamento e riposo” ha dichiarato a Sportmail. “Credo sia stato provocato da un insieme di fattori, come le tante nuove esperienze fatte quest anno. Non avevo mai cominciato la stagione in top-10, avevo molte più responsabilità e non sono riuscita ad adattarmi come volevo. Se non altro sono ancora lì, dal prossimo anno cercherò di gestirmi meglio”. Riguardo invece al momento di debolezza, ha rivelato: “Era la prima volta che andavo incontro a qualcosa del genere, non voglio leggerci molto di più di quello che c’è stato, sto cercando di ripensare alla stagione passata come un insieme, quello che c’è stato di buono e di difficile”.
“Garcia” continua “è una grandissima giocatrice e non sono stata sorpresa da quello che ha fatto. Singapore rimarrà un mio obiettivo e spero di raggiungerlo, un giorno, ma ci sono tante altre cose durante la stagione che vorrei ottenere. Intanto, però, voglio solo concentrarmi sul fare bene nella prima parte dell’anno”. Già in Australia, infatti, difenderà un bel capitale: 470 punti a Sydney, 430 a Melbourne.
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