di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
04 Ott 2017 19:02 - Tennis Match
Sempre meno arbitri: il tennis oltre la VAR
La nuova versione della moviola in campo – la Var del tennis, se volete... – si chiamerà per la precisione Hawk Eye Live e debutterà per le Atp Next Gen Finals di Milano
di Stefano Semeraro
Giudici di linea, addio. A Milano, in occasione delle Atp Next Gen Finals – ovvero il Masters under 21 che si terrà alla Fiera dal 7 all’11 novembre – l’unico giudice umano in campo sarà quello seduto sul seggiolone, il giudice arbitro. A “chiamare” le palle fuori – visualizzando l’errore con la scritta “Out” sullo schermo gigante – sarà infatti l’Hawk Eye, l’Occhio di Falco elettronico che già dal 2006 viene utilizzato attraverso il sistema dei “challenge” per verificare il giudizio dei “linesman’” ma fino a ora solo su richiesta dei giocatori.
La nuova versione della moviola in campo – la Var del tennis, se volete… – si chiamerà per la precisione Hawk Eye Live, e si occuperà di rilevare anche il fallo di piede attraverso una telecamera, sempre collegata al computer, che avviserà l’ormai residuale giudice in carne e ossa. «You cannot be serious», direbbe John McEnroe, campione mondiale ancora oggi imbattuto delle discussioni con i giudici del tennis, eppure sta diventando realtà.
Le Next Gen Finals, dove saranno provate anche alcune nuove regole per quanto riguarda il gioco vero e proprio – set ai 4 game, abolizione dei vantaggi, orologio di campo, etc – e sarà permesso agli spettatori di muoversi durante il gioco (ma non immediatamente dietro i tennisti) insomma saranno non solo l’occasione per vedere in azione i migliori tennisti under 21 del mondo, ma anche un vero laboratorio per capire se e quali innovazioni ci troveremo davanti nei prossimi anni.
«Sarà un momento storico per quanto riguarda l’arbitraggio del nostro sport», sostiene Gayle Bradshaw, vice-presidente dell’Atp. «I nostri atleti si impegnano al massimo e meritano il massimo come accuratezza delle chiamate. Il sistema ora è affidabile (è stato testato nello scorso anno e mezzo in maniera ufficiosa) e ci sentiamo di poterla testare in un vero torneo. Le Next Gen Finals sono il posto ideale per farlo, ne controlleremo i risultati e valuteremo i pro e i contro del sistema».