[WC] M. Sharapova b. [WC] S. Kenin 7-5 6-2 (Diego Barbiani)
C’era qualcosa di strano, o meglio particolare, nell’ultimo match della giornata sull’Artur Ashe. Due wild-card e Sofia Kenin, classe 1998 al primo Slam della carriera, che entrava in campo come giocatrice dal ranking più alto delle due, lei che comunque si trova ben lontana dalla top-100. L’effetto Maria Sharapova, che comunque rientrerà quasi certamente tra le prime 100 (è numero 100 proprio adesso, per non ritrovarsi in questo gruppetto dovrebbe perdere agli ottavi di finale e Kurumi Nara battere Lucie Safarova) pur essendo ai margini del tennis che conta, è anche questo, con buona pace di quanto pensa Caroline Wozniacki, ultima in ordine di tempo ad esporsi piuttosto duramente contro di lei. Tanto per concludere quel capitolo, inoltre, Sharapova in conferenza stampa ha commentato quanto detto dalla danese: “Essere sempre sull’Artur Ashe? Non dipende da me, io giocherei pure in un’area parcheggio del Queens se me lo dicessero”. Come a dire: l’unica cosa che voglio è giocare a tennis. Anche per riavere un po’ di normalità dopo quasi due anni difficilissimi.
Sharapova torna in una seconda settimana Slam per la prima volta dall’Australian Open 2016, quando tutto cominciò a crollare. Sembra passata una vita, in realtà per lei è come se fosse lo Slam subito dopo. Possiamo forse dire che il tabellone dalla vittoria nel primo turno contro Simona Halep le abbia dato una mano, ma alla fine doveva andarselo a prendere e ce l’ha fatta. Qualche rischio contro Timea Babos, poi oggi, ancora sotto le luci del centrale by night ancora con il vestito scuro e i brillantini, ancora vincente. Il 7-5 6-2 inflitto a Sofia Kenin, di cui si era fatto un discreto parlare perché “scoperta” da piccola da Anna Kournikova, vale la diciannovesima vittoria consecutiva su altrettante partite disputate nella sessione serale.
Un match che era partito sui binari giusti, ma che dal 4-1 ha vissuto una piccola fase di calo ed ha portato al riaggancio di Kenin sul 4-4. La giovanissima statunitense avrebbe dovuto probabilmente vincere il primo set per avere chance, ma sul filo di lana ha prevalso la più esperta delle due e nel secondo set l’ex numero 1 del mondo ha dilagato prima di portare a casa comodamente il risultato. Agli ottavi, per Sharapova, Anastasija Sevastova. Ultimo impegno congeniale sulla carta prima di un tabellone che diventerà sempre più difficile.
[3] G. Muguruza b. [31] M. Rybarikova 6-1 6-1 (Diego Barbiani)
Devastante, nello stesso tempo molto concentrata. In un mix perfetto Garbine Muguruza centra una fondamentale seconda settimana allo US Open grazie al 6-1 6-1 ai danni di Magdalena Rybarikova che replica il risultato della semifinale di Wimbledon (con identico punteggio) ma rende molto più chiara la corsa al numero 1 WTA.
Adesso, davanti a tutte, c’è lei. Simona Halep è automaticamente superata, Venus Williams non può più ragigungerla. In un colpo solo ha tolto di scena due avversarie su 4. Oltre a lei sono rimaste in corsa soltanto Elina Svitolina e Karolina Pliskova, destinate però ad incontrarsi in semifinale, con la ceca che necessita almeno della finale per avere concrete chance di diventare numero 1. Dal caos iniziale, si sta delineando la reale favorita alla successione al trono, ed agli inizi della vera scalata (la seconda settimana di uno Slam) eccola andare in fuga. Sono 390 i punti di vantaggio su Svitolina, 700 su Pliskova, diventati ora 500 sull’ucraina e 810 sulla ceca.
Quella a cui stiamo assistendo è una giocatrice che sembra aver trovato la quadra dopo due anni in cui l’unico highlights era stato il traguardo importante in uno Slam, dopodiché si era eclissata. Ora sembra non voler scendere dalle nuvole cariche di sogni. L’ottavo contro Petra Kvitova sarà estremamente affascinante, soprattutto ora sa che il destino è totalmente nelle sue mani.
[13] P. Kvitova b. [18] C. Garcia 6-0 6-4 (Giancarlo Di Leva)
L’incontro di terzo turno tra Petra Kvitova e Caroline Garcia aveva in premessa diversi spunti di interesse. La tennista ceca, anzitutto, è ancora alla ricerca della piena riabilitazione dopo il terribile incidente alla mano occorsole alla fine dello scorso anno che ne mise in dubbio il proseguo della carriera. Con un bel risultato potrebbe anche tentare il rientro tra le top-10 (è attualmente numero 14). La tennista francese, poi, a 23 anni sembra pronta a fare il salto di qualità definitivo dopo essere entrata nella top-20 al termine dei Championships londinesi dove ha raggiunto gli ottavi di finale, obiettivo cui ambisce anche qui a New York dove lo scorso anno si fermò al terzo turno.
La vincente tra queste due tenniste sarà negli ottavi e potrebbe avere come avversaria Garbine Muguruza che affronta più tardi Magdalena Rybarikova. La spagnola a questo punto del torneo, a seguito in particolare dell’eliminazione di Simona Halep sembra la candidata con maggiori possibilità a sostituire Karolina Pliskova sul trono mondiale laddove questa non dovesse arrivare almeno in finale.
Il bilancio tra le due tenniste era, prima del match, in perfetta parità: 2-2 nei 4 confronti disputati, tutti sul cemento e con gli ultimi 2 confronti ad appannaggio della tennista francese (Cincinnati 2015 e finale Fed Cup 2016). A Cincinnati risale oltretutto l’unica vittoria ottenuta di Garcia in 17 confronti con una tiop-5 (Kvitova era all’epoca numero 4 del mondo).
E veniamo alla cronaca del match: Kvitova, a differenza di altre volte negli ultimi tempi, è entrata subito in partita prendendo il comando del gioco e mettendo sistematicamente in difficoltà l’avversaria che ha stentato a trovare la misura dei colpi. Si va 3-0 con 2 break in 14 minuti. Nonostante un paio di errori gratuiti tra cui uno schiaffo a volo a campo aperto uscito largamente, la ceca mantiene il proprio servizio ai vantaggi nel quarto game e trasforma una palla break nel game successivo grazie anche ad un doppio fallo sanguinoso dell’avversaria sul 40 pari cui segue l’ennesimo errore di misura che consente alla numero 13 del seeding di salire 5-0. Tutto troppo facile e in scioltezza Petra completa l’opera nel game successivo con 2 ace che chiudono in 27 minuti il set nel quale la francese ha commesso anche 14 errori gratuiti (contro i 5 dell’avversaria).
Nel settimo gioco del secondo set Kvitova si è procurata ben 5 palle break che le hanno consentito, alla fine, di rompere l’equilibrio e salire 4-3. Garcia si è salvata nel successivo game di servizio cancellando un match point con uno splendido passante di dritto ma nulla può nel game di servizio di Kvitova che ha chiuso in scioltezza il match dopo un’ora e 16 minuti.
Tutto troppo facile dunque per la ceca a causa anche di una Garcia deludente venuta meno alle aspettative. Ad attendere la ceca negli ottavi di finale, la vincente del match tra la slovacca Rybarikova e Garbine Muguruza che, come detto in premessa, punta dritto alla testa del ranking. Nel caso dovesse vincere la spagnola assisteremo ad un ottavo appassionante.
Altre partite:
Ottima vittoria per Carla Suarez Navarro, contro una delle giocatrici più in forma del momento come Ekaterina Makarova. Soprattutto, straordinario risultato per Sloane Stephens. Il 4 agosto quando cominciava il torneo di Toronto lei era numero 933 del mondo, lunedì prossimo sarà vicinissima al rientro tra le prime 60 del mondo. Non aveva mai giocato con questa continuità e con questa libertà di pensiero che le permette di essere pericolosissima. Straripante anche oggi contro Ashleigh Barty in quello che sembrava uno degli incontri più accattivanti. L’ha reso una formalità, con un 6-2 6-4 che dice tanto di quello che è un rientro incredibile dopo 12 mesi di stop.
Un’altra che sta avendo una stagione da incorniciare è Julia Goerges. Il 6-3 6-3 ai danni di Aleksandra Krunic vale il successo numero 37 in stagione e la prima volta agli ottavi a New York. In più, se escludiamo il 2011 e 2007 quando alternava circuito WTA ad eventi ITF “minori”, questa diventa automaticamente la miglior stagione della carriera. Sarà interessantissima la sfida contro Stephens domenica.
Continua anche il cammino di Venus Williams, in una giornata non esattamente positiva dove i vincenti sono appena 10 e i gratuiti ben 24, con 8 doppi falli di cui 4 (consecutivi) in un unico game. Eppure la numero 9 del seeding, che non ha più speranze di diventare numero 1, ha superato Maria Sakkari 6-3 6-4 ed affronterà Suarez Navarro nel suo quindicesimo ottavo di finale dello US Open in carriera.
Risultati:
C. Suarez Navarro b. E. Makarova 6-1 3-6 6-3
[9] V. Williams b. M. Sakkari 6-3 6-4
[13] P. Kvitova b. [18] C. Garcia 6-0 6-4
[3] G. Muguruza b. [31] M. Rybarikova 6-1 6-1
[30] J. Goerges b. A. Krunic 6-3 6-3
[WC] S. Stephens b. A. Barty 6-2 6-4
[15] A. Sevastova vs D. Vekic
[WC] S. Kenin vs [WC] M. Sharapova
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