In cima al mondo: la Spagna come la Germania di Becker e Graf

Spagnoli primi del ranking sia maschile e femminile. È la decima volta e non sempre sono stati gli statunitensi. Ricodo di McEnroe, Connors, Evert, Sampras ed altri.

È stato dato ampio spazio all’impresa, in realtà arrivata in forma poco eclatante, del tennis spagnolo, che mai aveva avuto prima d’oro i due numeri 1 del ranking. A Rafael Nadal, vincitore di uno US Open minore, si è aggiunta Garbine Muguruza, che al contrario del connazionale è stata eliminata ben prima della finale da Petra Kvitova. Garbine rimane la migliore degli ultimi 12 mesi e quindi si è ampiamente meritata la sua posizione. Del resto anche Rafa ha circa 4000 punti in meno di chi l’anno scorso di sti tempi deteneva la prima posizione del ranking ma non è certo colpa sua, ci mancherebbe.

Questo “evento” da quando esiste la classifica dell’ATP si è verificato altre nove volte. In otto occasioni, non sorprende, è stata una coppia di atleti a stelle e strisce. Cominciarono Connors ed Evert nel 1975; poi nell’80 McEnroe e Austin; nel 1981 la Evert sostitui Tracy Austin; nel 1982 arrivò Martina, non proprio statunitense ma vabbè, la ceca divise il primato prima con Mc e poi con Connors. Gli statunitensi tornarono in vetta al mondo 16 anni dopo, nel 1998, quando a Pete Sampras si aggiunse Lindsay Davenport; fu poi il turno di Agassi, che nel 1999 spodestò Pete a fianco di Lindsay e nel 2003, ultima volta prima di ora che la vetta del ranking fosse cosa di un solo paese, divise il trono con Serena Williams. Tra i due periodi il regno di Boris Becker e Steffi Graf, primi della classe nel 1991.

Capiterà anche all’Italia prima o poi, basta aspettare.

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